Commento al Vangelo di domenica 28 Aprile 2019 – don Mauro Manzoni

Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima,  28 Aprile 2019.

Chi desidera automaticamente avere il testo delle riflessioni, mandi il proprio indirizzo email a riflessionevangelo@graficapastorale.com che lo spedirà ogni settimana.

Mi sento un pò Tommaso quando anche io ostinatamente voglio toccare e ritoccare tutto quello che la fede propone, le esperienze che Dio propone e le prove che vanno al di là della mia razionalità e logica umana.

Non mi piace stare dalla parte dei perdenti, dalla parte di coloro che abbassano le antenne intellettive davanti a fatti prodigiosi e straordinari. Voglio toccare, vedere e sentire. “Se non vedo e non tocco – dice Tommaso – non credo”. Tommaso, dopo otto giorni, ha avuto la possibilità reale di vedere e toccare le piaghe dell’amore divino.

Per me, oggi, è ben più difficile. Non c’è più quel Cristo che mi allarga le braccia e il costato, non c’è più quel Cristo davanti al quale possa inginocchiarmi e dire: “Signore mio e Dio mio”. Ma anche a me Gesù dice, come agli apostoli: “Ricevete lo Spirito Santo”.

Ed è proprio lo Spirito che mi sollecita e mi propone di vedere il Cristo Risorto nella comunità della Chiesa, cioè nei miei fratelli. Lo Spirito che mi spinge riconoscerlo nell’esperienza concreta di una umanità sofferente e tormentata, a toccarlo in uomini e donne straziati ed oppressi, sentirlo nel grido soffocato di situazioni dolorose e sfortunate.

E’ qui, solo qui, quel Cristo che anche a me, incredulo e dubbioso, dice: “annuncia a tutti che Io sono vivo, tocca, senti, vedi, e rendi presente la mia Persona in mezzo all’umanità”. Allora, inginocchiato, potrò dire: “Signore mio e Dio mio”.

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