Commento al Vangelo di domenica 28 agosto 2016 – mons. Giuseppe Mani

Commento a cura di mons. Giuseppe Mani dal sito www.lamiavocazione.it

IL Vangelo ci chiede di non esporsi, di non imporsi. Esattamente il contrario di quello che comunemente avviene. Ammiriamo coloro che “hanno carattere”, coloro che “hanno una personalità'” che fanno valere il loro punto di vista e che sanno tenere il proprio posto. Il semplice buon senso ci dice che non dobbiamo negare questi valori. La fede non può’ condurre all’inconsistenza o al culto dell’annientamento. Il testo è indirizzato a coloro che si elevano o che occupano un posto che non è il loro: ai candidati al potere. Il testo si applica anche a coloro che occupano il loro posto ma che si comportano come “superiori” che “non fanno le cose con umiltà'”.

L’amore di Dio per gli umili. Molti testi dichiarano: beati gli umili e non fanno distinzione tra coloro che sono all’ultimo posto perché è il loro, coloro che vi ci sono ingiustamente messi e coloro che ci restano per timidita’. Perchè questa preferenza di Dio per i più’ piccoli? È’ il niente che attira Dio perché’ il niente è il nemico che deve ridurre in maniera da far sorgere degli esseri la’ dove non c’è niente. Il più’ piccolo è in qualche maniera vicino al niente; colui che si crede grande e vuol dominare non è un luogo propizio alla creazione perché volendo farsi lui stesso prende il posto di Dio e gli impedisce di creare.

L’elevazione. Colui che accaparra potere ricchezza, onori, fa il contrario di Dio: invece di elevare gli altri li abbassa. Dio non va verso i poveri per farli uscire dalla loro povertà ma si mette con l’uomo povero per realizzare con lui la sua gloria. È la stessa traiettoria di Cristo che viene a prendere con noi l’ultimo posto per condurci con lui al primo. Tutto questo è misteriosamente all’opera nella nostra vita e nella vita della Chiesa dove spesso Dio sceglie poveri e ignoranti per compiere cose grandi perché nessuno creda che son loro a compiere grandi cose ma è Lui e “nessuna carne si glorifichi dinanzi a Lui”. Consigliava l’abbe Hevelin a Charles de Foucauld “cerca sempre l’ultimo posto e nessuno te lo prenderà ” . Non era né una battuta né una trovata furba ma il modo di far intervenire Dio nella sua opera.

Cerchiamo l’ultimo posto per trovarci Qualcuno: l’ultimo posto non è mai vuoto. Non cerchiamolo per amore della povertà ma per la comunione con colui che siede sempre all’ultimo posto. “Abbiate gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù ” È per questo che dobbiamo invitare al festino di nozze della nostra vita coloro che non hanno niente da rendere. Ricopiando la condotta di Dio diventiamo solidali con Lui e la strada Pasquale è aperta con Cristo fino “alla resurrezione dei giusti”.

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XXII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

  • Colore liturgico: verde
  • Sir 3,19-21.30-31; Sal 67; Eb 12, 18-19.22-24; Lc 14, 1. 7-14

[ads2]Lc 14, 1. 7-14
Dal Vangelo secondo Luca

Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”.

Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 28 Agosto – 03 Settembre 2016
  • Tempo Ordinario XXII, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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