Commento al Vangelo di domenica 2 Giugno 2019 – mons. Giuseppe Mani

La speranza è costitutiva per tutta la vita: perderla è tragico. Tutti abbiamo conosciuto ore di tristezza: momenti infinitamente lunghi in cui abbiamo perso il senso di tutto…..E’ stato sufficiente un sussulto, un atto di volontà di non voler perdersi nel vuoto che ci hanno fatto resistere alla morte.

Di più abbiamo scoperto che il Signore era in fondo a noi, era nel cuore della nostra debolezza. Quanti dicono che il Signore è la Roccia solida su cui si sono appoggiati per risalire, per ritrovare progressivamente la propria vita? Per entrare nella gioia della festa dell’Ascensione del Signore bisogna scoprire la presenza del Signore in fondo a sè: in quel momento oscuro della tristezza Lui è la nostra pace.

Ma il Signore fa ancora di più, “Risalire”, “Respirare di nuovo”, non basta. Noi desideriamo stabilirci definitivamente nella sua vita. A Pasqua il Signore ci salva, per l’Ascensione compie la sua opera. Il Signore che ha assunto tutto della nostra natura umana siede alla destra del Padre nei cieli. E fissa la nostra vita nell’amore del Padre: è là che ormai viviamo. E’ là che da questo momento si trova il nostro centro di gravità, l’equilibro della vita. Noi viviamo della vita di Dio. “Tutto è compiuto” Una felicità da condividere. Tutto è compiuto? Non ancora.

La felicità ricevuta è da condividere. Il Signore aspetta da noi che siamo testimoni per proclamare nel suo nome il perdono dei peccati a tutte le nazioni”. L’Ascensione del Signore è anche questa fiducia del Signore in coloro che ha scelto per portare al mondo la salvezza. Meravigliosa delicatezza: il Signore non vuole che siamo come dei semplici debitori nei suoi confronti perché non soltanto ci libera ma fa di noi con Lui dei liberatori dei fratelli. Infine Gesù annuncia: ”Vado a mandare su di voi ciò che mio Padre ha promesso: ”Senza lo Spirito Santo alcuna testimonianza è possibile.

E’ Lui che compie ogni santificazione” Da una estremità all’altra della terra. Il mistero del compimento della speranza. L’Ascensione del Signore è il mistero del compimento della speranza. Il Signore è venuto a cercarci nel fondo del nostro abisso e ci fa emergere alla vita di suo Padre là dove è tutta la sua gioia e vi ci stabilisce definitivamente. San Paolo ce lo dice alla sua maniera:”Dio, ricco di misericordia ci fa rivivere con Cristo…… Con Lui ci ha resuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli in Cristo Gesù.” (Ef 2,4-6) Noi siamo assisi con Cristo alla destra di Dio. Dopo un lungo cammino di lotte e di prove possiamo finalmente sederci e gustare il riposo presso il Padre.. La nostra speranza trova là il suo compimento……Si.

Ma la nostra speranza non sarà veramente completa che quando tutti gli uomini entreranno nel regno di Dio. Che venga su di noi lo Spirito Santo che faccia di noi dei testimoni della gioia di Dio fino agli estremi confini della terra.

Fonte – il sito di mons. Giuseppe Mani

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