Commento al Vangelo di domenica 16 Febbraio 2020– mons. Giuseppe Mani

La vita e la morte

“A ciascuno sarà dato ciò che a lui piacerà”. Creando l’uomo , Dio gli ha dato il potere di ricrearsi, cioè di farsi ad immagine e somiglianza dell’Amore. Questo significa che si crea aperto alla comunione e all’unità; è l’umanità riunita nell’amore che è l’uomo uno ad immagine di Dio Uno. Questo significa che si crei “secondo la legge”. La legge che si riassume nel comandamento dell’Amore dice i tratti dell’immagine di Dio. Quando l’umanità non si costruisce secondo l’Amore piomba nella vertigine della morte e dell’uccisione attraverso la strada della volontà di dominio.. Ne facciamo l’esperienza tutti i giorni. “La vita e la morte sono proposte agli uomini”. Tutto dipende dalla scelta dell’uomo perché, ancora una volta ciò che è dato all’uomo è di crearsi.

Farsi come Dio è il nostro compito ma anche il nostro peccato. (Gn 3,5). L’uomo deve imparare che tutto quello che ha gli è stato donato, dunque lo riceve. Riceversi da un altro è già essere come Dio (Il Figlio si riceve continuamente dal Padre). E’importante prender coscienza, rendersi conto che da noi stessi non possiamo osservare la Legge. È l’esperienza di Israele nella prima alleanza, è tutta la riflessione di San Paolo sulla salvezza per la fede e non per la legge, è la convinzione a cui ci porta ogni nostro peccato. Anche il peccato ha una sua utilità nella costruzione della nostra immagine di Dio. Ci apre gli occhi che noi non possiamo esistere che non ricevendo tutto da un altro. Il dono si fa perdono, la costruzione restauro, la stessa osservanza della legge ci è donata. È la Nuova Alleanza.

La legge al di la della legge. Gesù si presenta come Colui che completa la legge. Ciò significa che realizza il contratto della Nuova Alleanza, accoglie totalmente la volontà del Padre; con la sua Pasqua manifesta in atti che “l’Amore vale più della vita”. E che Dio deve essere amato al di sopra di tutto. Ciò significa che la Vecchia legge nascondeva sotto un germe che superava il comandamento che esprimeva. Scritta su delle tavole di pietra rimaneva in effetti esterna all’uomo. Di più le prescrizioni orientavano su degli atti da compiere o da evitare: “Non uccidere, non commettere adulterio…”. Atti che ugualmente possono essere detti “esteriori”. Nel vangelo di oggi Gesù riporta la rettitudine degli atti alla verità del cuore. E’dal cuore buono che escono atti buoni. E’il cuore che deve cambiare, il sotterraneo dell’uomo, di cui il terreno visibile dei comportamenti non è che la parte emergente. Dio solo, sorgente di tutta la vita e di tutto l’amore può far esistere, orientare o riorientare il cuore dell’uomo. La Nuova Legge è scritta nel cuore dalla Spirito.

La lettura del vangelo che oggi ci è proposta è lunga, sottolineo soltanto un’affermazione molto significativa per quello che abbiamo detto fin’ora perché mette in evidenza che il peccato è sempre violenza. Gesù dice che “Chiunque si mette in collera col proprio fratello, chi gli dice stupido o che gli dice pazzo”. Con la collera io insorgo contro l’esistenza dell’altro, del suo modo di esistere. Lo attento nella sua carne. Trattandolo da pazzo gli chiudo la bocca, rifiuto che la sua parola abbia un assenso, lo rigetto nell’insignificanza di un oggetto vile. Trattandolo da pazzo rifiuto la sua relazione con la sorgente della vita, Dio. Tre modi di uccidere che non sono secondo i termini della legge ma riconducono l’altro verso il niente, violento ciò che anima.
Non restiamo alla superficie, andiamo fino alla verità del cuore.

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Letture della Domenica
VI Domenica del Tempo Ordinario – ANNO A
Colore liturgico: VERDE

Prima Lettura

A nessuno ha comandato di essere empio.Dal libro del Siracide

Sir 15, 15-20, NV 15, 16-21

Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno;
se hai fiducia in lui, anche tu vivrai.

Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:
là dove vuoi tendi la tua mano.

Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male:
a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà.

Grande infatti è la sapienza del Signore;
forte e potente, egli vede ogni cosa.

I suoi occhi sono su coloro che lo temono,
egli conosce ogni opera degli uomini.

A nessuno ha comandato di essere empio
e a nessuno ha dato il permesso di peccare.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 118 (119)

R. Beato chi cammina nella legge del Signore

Beato chi è integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore. R.

Tu hai promulgato i tuoi precetti
perché siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti. R.

Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita,
osserverò la tua parola.
Aprimi gli occhi perché io consideri
le meraviglie della tua legge. R.

Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirò sino alla fine.
Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore. R.

Seconda Lettura

Dio ha stabilito una sapienza prima dei secoli per la nostra gloria

Dalla Prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi

1 Cor 2,6-10

Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.

Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.

Ma, come sta scritto:

«Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amano». Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito;  lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio.

Parola di Dio

Vangelo

Così fu detto agli antichi; ma io vi dico.

Dal Vangelo secondo Matteo 
Mt 5, 17-37

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.

Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.

Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!

Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.

Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.

Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.

Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».

Parola del Signore.

Forma breve:

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 20-22a.27-28.33-34a.37

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.

Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.

Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».

Parola del Signore

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