Commento al Vangelo di domenica 15 Dicembre 2019 – Mons. Antonio Interguglielmi

Giovanni Battista, il protagonista del Vangelo di questa domenica d’Avvento, ci ricorda quanto sia difficile, non tanto riconoscere, quanto piuttosto accettare l’uomo di Dio, che parla e annunzia la Sua Verità.
E’ un uomo ché non corrisponde ai consueti schemi, non lo possiamo “inquadrare”, ci sfugge: ci fa quasi paura! E’ annunciatore della Verità di Dio, e quindi può essere scomodo, perché spesso nel mondo vogliamo accantonarla, preferiamo fare la nostra volontà, convinti che di Dio in fondo non ne abbiamo bisogno: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.

Spesso è la persona che meno ti aspetti, magari quel collega che hai sempre giudicato un poveretto…e un giorno scopri invece che è un uomo di Sapienza, che sa leggere i fatti della vita con occhi nuovi. Un uomo che dà Speranza.

E’ vero che in virtù del Battesimo tutti noi cristiani abbiamo questo dono, di essere profeti: ma pochi lo siamo realmente. Il profeta sa leggere la vita con gli occhi di Dio, dice sempre la verità, anche se scomoda, perché non ha nulla da difendere, nulla è più importante di Dio per lui. E Dio è verità. E’ luce.

La “via di Dio” la conosciamo, ma ugualmente spesso non la imbocchiamo, preferendo altre vie. Pensiamo che possiamo costruirci la felicità da soli. Ecco perché per aiutarci Dio, anche oggi, ci manda dei profeti: sono inviati a noi come segno del Suo amore, del desiderio che ha il Signore di mostrarci le Sue vie, per renderci persone felici, realizzate.

Oggi chiediamo al Signore che mandi a noi sempre i suoi profeti, uomini che parlino con verità e amore, e che noi sappiamo non solo riconoscerli ma soprattutto che siamo disposti ad ascoltarli.

Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma)

Fonte


Letture della
III DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A
Colore liturgico: VIOLA o ROSACEO

Prima Lettura

Ecco il vostro Dio, egli viene a salvarvi.Dal libro del profeta Isaìa

Is 35,1-6a. 8a. 10

Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.

Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
«Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarvi».

Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto.
Ci sarà un sentiero e una strada
e la chiameranno via santa.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicità perenne splenderà sul loro capo;
gioia e felicità li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 145 (146)

R. Vieni, Signore, a salvarci.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. R.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. R. 

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.

Seconda Lettura

Rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Gc 5,7-10

Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate l’agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.

Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.

Parola di Dio

Vangelo

Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,2-11 

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.

In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

Parola del Signore

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