Commento al Vangelo di domenica 15 agosto 2015 – don Mauro Manzoni

La Parola di Dio“, canale YouTube del prolifico Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di sabato prossimo, Assunzione B.V.Maria.

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“Tutti riceveranno – dice la seconda lettura di questa festa – riceveranno la vita in Cristo. Bisogna che egli regni finchè non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte”.
La morte. Eccola la rete che imbriglierà tutto e tutti. Una rete solida e senza scampo. Una rete che si stringe piano piano, fino a soffocarci. Una rete che non fa distinzioni: pesci piccoli e grossi, buoni e meno buoni, ricchi o poveri, malati e sani, giovani e vecchi.
Ma ci accorgiamo che in questa rete c’è ormai uno strappo, una smagliatura. E’ stato Cristo che ha vinto la morte. E in questo strappo – ecco il significato di questa festa – è già passato qualcuno. La Madonna. E la festa dell’Assunzione è quindi promessa e realtà che la morte sembra uccidere, ma non distrugge, sembra finire, ma non annienta.
Tutta l’umanità intera passerà per quella smagliatura per ricomporsi nel regno per sempre. Al di là e al di sopra di tutto quello che ci può succedere in questa nostra vita terrena. Al di là dei furiosi assalti del male e dell’odio. Al di sopra della cattiveria nostra e degli altri, Perchè siamo fatti per la vita, non per la morte.
Quella vita che sussultò – mi riferisco al Vangelo – nell’incontro tra le due madri, Maria ed Elisabetta. Complici, custodi e testimoni di un mistero di salvezza. Il sussulto di vita nel grembo di Elisabetta è più forte dei sussulti impazziti delle guerre e del male. Perchè è sussulto di vita.[ads1]

Lc 1, 39-56
Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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