Commento al Vangelo di domenica 11 ottobre 2015 – don Mauro Manzoni

La Parola di Dio“, canale YouTube del prolifico Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, 11 ottobre 2015.

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[ads2]Nei Vangeli, generalmente, chi si avvicina a Gesù e corre da Lui, è colui che ha bisogno di essere guarito e sanato. Persone ammalate e afflitte, che vedono in Cristo il guaritore e il taumaturgo, capace di far ritrovare la salute del corpo o la liberazione dal maligno. Il giovane che incontriamo oggi no, non alcuna necessità di essere guarito da malattia o infermità, cerca e incontra Gesù perché gli manca qualcosa dentro, nel cuore, e cerca qualcosa in più di quello che è la vita terrena e materiale. E’ ricco, giovane, stimato, possidente di molti beni. Eppure, eppure non è soddisfatto: è alla ricerca di un equilibrio, di una armonia intima che non trova nella ricchezza e nel benessere materiale. “Maestro – dice – cosa devo fare per avere la vita eterna?”. Manca, a quel giovane, una vera relazione e un effettivo rapporto con Dio, pur nella correttezza della sua vita e nell’osservanza scrupolosa della legge. Rimane zavorrato e paralizzato dai beni materiali che gli impediscono di rispondere a quel “vieni e seguimi” di Cristo e “se ne andò, afflitto, perché aveva molti beni”. Rapporto mancato e fallito, delusione e tristezza.
“Va, vendi quello che hai e dallo ai poveri” – La vera nostra ricchezza è proprio questa: gli altri, i fratelli, che sono il legame che ci annoda a Dio e ci fa diventare di cento volte più ricchi e destinati alla vita eterna.

XXVIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 11 – 17 ottobre 2015
  • Tempo Ordinario XXVIII, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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