Commento al Vangelo di domenica 1 gennaio 2017 – mons. Giuseppe Mani

Dopo otto giorni dal Natale la Chiesa ci invita a porre la nostra attenzione sulla famiglia di Gesù. IL Vangelo di oggi ci dice che “I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino posto in una mangiatoia”. Ovviamente dopo Gesù l’attenzione è tutta rivolta a Maria che nell’occasione di una nascita la mamma è sempre il personaggio principale; e anche per noi lo è.

E’ Maria infatti che ci garantisce che Dio è veramente diventato uomo: lo ha partorito Lei. Mai come oggi è importante sottolineare questa verità. Vivendo in una società multicultuale in cui si vive a contatto con fratelli di varie religioni, soprattutto con le religioni monoteiste: I cristiani con gli ebrei e i musulmani.

Siamo tutti figli di Abramo, adoriamo lo stesso Dio anche se lo si chiama con nomi diversi: Allah, Yahuè e Padre di Gesù Cristo, non è a tutti chiara l’identità propria della loro fede cristiana per cui è facile sentire auspicare che le tre religioni si mettano d’accordo e diventino una sola. Assolutamente no! I cristiani sono coloro che credono che Dio è diventato uomo e che una donna lo ha veramente partorito: la vergine Maria.

Il Natale è la festa dell’identità cristiana. I cristiani possono entrare nella femiglia di Gesù, che è la famiglia di Dio e quindi anche la loro famiglia.

Il ruolo e la dignità di Maria è grande: da Lei il Figlio di Dio ha assunto la carne, lo ha partorito, lo ha allattato, lo ha educato e gli ha fatto sperimentare la dimensione umana dell’amore del Padre. Come in tutte le famiglie ha svolto il ruolo materno: la custodia immediata del figlio con la risposta a tutte le sue necessità di nutrimento e di calore mentre il padre, Giuseppe, assicurava all’una e all’Altro la sicurezza contro tutti i pericoli esterni.

Oggi farà ridere riferendo queste ripartizione di ruoli in uso nella Palestina del primo secolo mentre il fatto che il Figlio di Dio abbia avuto bisogno di tenerezza e di sicurezza tradizionalmente portate dalla figura materna e paterna è la ragione per cui la Chiesa insiste sulla necessità di preservare la differenza all’interno della coppia parentale di due ruoli differenti. Ogni bambino ha bisogno di un padre e di una madre. Dio si è impegnato ad offrirne l’uno e l’altro a Gesù.

E’ Gesù , nostro fratello , che ha reso Maria nostra Madre ed è una delle verità più consolanti della nostra fede. E’ stato detto che il cristianesimo non è soltanto la religione del Padre ma anche della Madre e sicuramente in Lei si è rivelata la dimensione materna dell’amore di Dio.

Poter contare sempre, per tutta la vita sulla Madre è camminare con una marcia in più e ci rende possibile realizzare quanto Gesù ha detto”Se non diventerete come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli”. Non c’è da confondere l’affidamento alla Madonna con una specie di immaginario infantilismo spirituale.

La prova evidente ce la offre una delle più grandi personalità del secolo scorso, sicuramente un coraggioso profeta che aveva giocato tutto sul suo affidamento a Maria : Karol Wojtyla. Ho potuto verificare di persona come il Suo affidamento a Maria non fosse un modo di dire o una devozioncella ma una vera cambiale firmata sulla fiducia in Colei che avrebbe direttamente trattato tutti i problemi col Figlio che siede alla destra del Padre.

Si fidava di Lei “Totus tuus”

La devozione alla Madonna è davvero universale, anche tra i musulmani , ma bisogna ricordare che per capire l’importanza della Madonna bisogna andare al cuore del Cristianesimo in quanto religione che crede che Dio si è fatto uomo e che Maria è la donna che lo ha partorito.

Per questo la persona più importante per i cristiani, dopo Gesù, è Maria e non si più essere cristiani senza essere mariani.

Commento a cura di mons. Giuseppe Mani dal sito www.lamiavocazione.it

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Maria SS.ma Madre di Dio, Regina della Pace (Solennità)

Lc 2, 16-21
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.

Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.

I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 01 – 07 Gennaio 2017
  • Tempo di Natale I, Colore bianco
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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