Commento al Vangelo del 9 Settembre 2018 – Mons. Antonio Interguglielmi

Gesù è il medico “celeste”, ancora oggi.
Ancora oggi l’incontro con Lui porta con sé una guarigione, come nel Vangelo di Marco di questa domenica, con la guarigione del sordomuto. Senza questo incontro siamo come quest’uomo sordomuto: siamo incapaci di ascoltare, comprendere e accogliere la Parola di Dio e di conseguenza, proprio come avviene nella sordità naturale, siamo incapaci di testimoniare il Suo Amore, muti di fronte agli altri.

Eppure tutti noi abbiamo ricevuto dal Sacerdote questa stessa parola che pronuncia Gesù al sordomuto, subito dopo che ci era stato amministrato il Battesimo: “Effatà”, cioè apriti. Apri i tuoi orecchi per ascoltare la Parola di vita del Signore e poi annunciala ai tuoi fratelli!

Che grande potere il Signore ci ha affidato!

Con il Battesimo che abbiamo ricevuto già possiamo ridare Speranza e forza a chi non ne ha più per le difficoltà della vita, possiamo annunciare e testimoniare che con Cristo nulla è perduto, soprattutto lì dove non si hanno più risorse umane.

Rinnoviamo alla luce di questa Parola la nostra missione come cristiani.

Così, se ci sentiamo incapaci di ascoltare la bellezza della voce di Dio e di dare Speranza, chiediamo a Gesù di guarirci nello Spirito, perché per questo Lui è venuto tra di noi:“E io ho compreso l’angoscia degli uomini e ho compianto gli uomini. E ho deciso di guarirli” (Antonine De Saint-Exupéry).

Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma)

Fonte

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 9 Settembre 2018 anche qui.

Fa udire i sordi e fa parlare i muti.

Mc 7, 31-37
Dal Vangelo secondo Marco

31Di nuovo, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. 32Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. 33Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; 34guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». 35E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 36E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano 37e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 09 – 15 Settembre 2018
  • Tempo Ordinario XXIII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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