Commento al Vangelo del 9 Febbraio 2020 – Azione Cattolica

Ogni uomo, venendo al mondo, “alla luce”, riceve una missione, ha qualcosa d’importante da fare, per gli altri: è l’essere in relazione, una condizione fondamentale per l’uomo, vitale e salutare. L’uomo è un essere in relazione, nasce dalla relazione, vive per la relazione. La relazione è costitutiva dell’essere-uomo. L’uomo è in relazione con se stesso, la sua famiglia, l’altro sesso, gli amici e i colleghi, la società circostante, le società lontane e diverse cui in qualche modo è legato. Ma ogni relazione è anche inter-relazione, è reciprocità.

Se ogni relazione è un dono che si riceve, essa è anche un compito e una responsabilità. Fallire la nostra missione è, allora, essere insipidi, non servire, diventare tenebra, vivere nel buio, dove non si vede nessuno, né l’altro, né noi stessi, neppure Dio! Non si può essere sale e luce solo per se stessi, ma a partire dall’altro e per l’altro. La luce, il sale, non vivono per se stessi, ma perché qualcun altro veda, per trasmettere sapore e senso…, al bisognoso, al sofferente, al mondo! «Voi siete il sale della terra… la luce del mondo».

Ad “accendere la luce”, però, non siamo noi, bensì Dio: Egli ci ha chiamati alla vita, tutti siamo venuti alla luce, per essere sale e luce per qualcun altro, non solo per noi stessi. Ecco che quindi camminiamo nelle tenebre, la nostra vita non ha sapore vero, finché il fine ultimo di ciò che viviamo è il nostro “io”. Non capiamo quanto ci accade se tutto parte da noi e torna a noi: si crea una sorta di “cortocircuito”.

Invece, paradossalmente, anche l’esperienza più negativa, un lutto, una malattia, il male vissuto, può rivelarsi utile, sale e luce, per qualcun altro. Mi è successo qualcosa, anche di brutto, per amare qualcuno; se è solo per me, non ha senso! È bello trovare chi è capace di sfruttare i dolori vissuti per starti accanto, perché ha sofferto come te e ti comprende.
Non rinchiudiamoci allora in noi stessi, nei nostri non sensi, ma doniamoci agli altri, portiamo loro un po’ di sale e luce; scopriremo che le nostre ferite si rimargineranno “miracolosamente”, per grazia di Dio.

(A cura dell’Associazione italiana guide e scouts d’Europa cattolici)

Dare sapore alla vita.

Signore, mi chiedi di essere luce e solo tu sai quanto io sia tenebra
nel groviglio dei miei pensieri e giudizi interessati;
mi chiedi di essere vetta pur con gli abissi di male
che si agitano nel mio cuore pieno d’invidia e di gelosia;
mi vuoi come sale che insapora tutto di te
e, invece, sono lì che non riesco ad annunciare il tuo Vangelo.
Signore, rendimi come tu mi vuoi.
Se questo comporta sofferenza, sarà doloroso,
ma finalmente porterò frutti di santità.
E sarà gioia per tutti. Amen.


Letture della Domenica
V Domenica del Tempo Ordinario – ANNO A
Colore liturgico: VERDE

Prima Lettura

La tua luce sorgerà come l’aurora

Dal libro del profeta Isaìa
Is 58, 7-10

Così dice il Signore:

«Non consiste forse [il digiuno che voglio]
nel dividere il pane con l’affamato,
nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?

Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.

Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”.

Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore all’affamato,
se sazierai l’afflitto di cuore,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 111 (112)

R. Il giusto risplende come luce

Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia. R.

Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto.
Cattive notizie non avrà da temere,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore. R.

Sicuro è il suo cuore, non teme,
egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria. R.

Seconda Lettura

Vi ho annunciato il mistero di Cristo crocifisso.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1 Cor 2,1-5

Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

Parola di Dio

Vangelo

Voi siete la luce del mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 13-16

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

Parola del Signore

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