Commento al Vangelo del 6 gennaio 2018 – Charles de Foucauld

CHARLES DE FOUCAULD:
CONSIDERAZIONI SULLE FESTE DELL’ANNO

EPIFANIA

MT 2,1-12

Da una meditazione di Charles de Foucauld, scritta il giorno dell’Epifania

I magi verranno questa sera, questa notte ad adorarti, mio Dio; adesso sono le 9 di sera, de l 5 gennaio. Aspettando che arrivino, mentre saranno là, mettimi ai tuoi piedi, mio Signore, con la Santissima Vergine e san Giuseppe; fa’ che, fino al loro arrivo e durante la loro presenza, io ti contempli, ti adori, mi perda in te… la santa Vergine e sa n Giuseppe, senza smettere di adorarti e di guardarti, parleranno ai magi, risponderanno loro, presenteranno loro il loro Dio da adorare… io, il bambino piccolo della casa, non devo affatto parlare, devo solo guardare e tacere, restare nel mio angolo in silenzio e continuare ad adorarti come se il mondo intero non esistesse…

Tuttavia, alla vista di adoratori così santi, che vengono da così lontano a passare qualche ora ai tuoi piedi, sono confuso davanti alla mia indegnità, e alle grazie di cui sono colmato, e all’abuso che ne faccio, io che sono ogni giorno, ad ogni ora ai tuoi piedi e ci sono così miserabile e così indegno, e ahimè! a volte non ci sono quando dovrei esserci, ci sono meno di quanto potrei esserci…

Pregate per me, santi Re magi, affinché anch’io adori Nostro Signore nei limiti del possibile, anche a costo delle più grandi difficoltà, fatiche e pericoli… affinché anch’io segua fedelmente la stella della mia vocazione, offra anch’io a Dio, a quest’uomo, a questo re l’incenso delle mie preghiere , la mirra della penitenza, l’oro della carità, e infine affinché, dopo aver gioito amorevolmente ai suoi piedi condividendo la contemplazione e l’adorazione della santa Vergine e di san Giuseppe, tutto il tempo che mi permette, mi converta interamente, ritornando per un’altra strada e non ricadendo più nei sentieri delle mie vecchie colpe… Pregate con i magi affinché io faccia questo, o Madre mia santa Vergine, o Padre mio san Giuseppe, e chiedete la stessa cosa per tutti gli uomini, in Nostro Signore Gesù , con Lui e per Lui…

E aspettando che arrivino i magi, e mentre saranno là, tenetemi tra voi ben nascosto, ben muto, a continuare a contemplare e adorare, senza pensare a nessun’altra cosa della terra, questo divino Bambino Gesù, questo beneamato Bambino Gesù, questo così dolce Bambino Gesù!

 Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo .

La vicenda spirituale di Charles de Foucauld (1858-1916) continua anche oggi ad essere motivo di interesse diffuso tra cristiani e non cristiani, poiché si affida a valori umani sempre più cercati, diventati ormai rari nelle nostre comunità civili: il primato di Dio, le relazioni umane, la cura del prossimo, la qualità della vita ordinaria.Il vangelo rimane la parola più autorevole per introdurre il credente ad una vita autentica. Charles de Foucauld ha sostato a lungo sui testi evangelici, per imparare a vivere in modo fedele un’esistenza degna di essere vissuta: una vita a imitazione di Gesù. Le meditazioni sul vangelo di Giovanni, che egli ha realizzato in Terra santa, possono essere considerate come un insieme di lezioni di vita cristiana, una raccolta di indicazioni pedagogiche per imparare, giorno dopo giorno, a seguire il Signore nella propria condizione di vita, in ascolto delle reali esigenze del mondo d’oggi.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
DELL‘EPIFANIA

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di sabato 6 Gennaio 2018 anche qui.

Epifania – Anno B

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Mc 2, 1-12
Dal Vangelo secondo Marco

1Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». 3All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: 6E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele». 7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». 9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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