Commento al Vangelo del 5 Maggio 2019 – Mons. Antonio Interguglielmi – Gv 21, 1-19

Tornare a pescare, sullo stesso lago, a fare le cose di sempre, con la delusione nel cuore per un sogno non realizzato, una speranza ormai divenuta vana.

Il Maestro è morto, e con Lui tutti i sogni di una vita diversa. Allora meglio a tornare al vecchio lavoro di pescatori, a quello che abbiamo sempre fatto.

E’ nel momento in cui tutto sembra perso, quando ormai non abbiamo più aspettative, che si manifesta Gesù, quando tutte le nostre risorse sono oramai esaurite.

Quando il Maestro appare è ormai l’alba e Gesù chiede qualcosa. Chiede agli apostoli, che ancora non sanno che sia Lui, di “gettare la rete dall’altra parte”. Una richiesta senza senso per chi come loro è un pescatore esperto, che ha lavorato tutta la notte inutilmente. Ma lo fanno, perché anche se con gli occhi non lo hanno riconosciuto, il loro cuore lo ha sentito.

E avviene quello che sempre accade quando ascoltiamo la voce di Gesù: tutto si trasforma!

Una notte di delusione e tristezza, un’alba di insuccesso per una pesca infruttuosa, diventa una mattina di gioia immensa, tanto che Pietro si getta in acqua per abbracciare il Maestro.

E’ questa la Pasqua!

Con Cristo ne possiamo tutti fare esperienza: perché le nostre delusioni si trasformeranno con Gesù in occasioni per incontrare la vita vera, per fare esperienza del Suo amore che ricrea tutto nuovo.

Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma)

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