Commento al Vangelo del 5 Maggio 2019 – Azione Cattolica

L’esperienza del fallimento è sempre in agguato. In queste situazioni si sceglie di tornare indietro. Anche i discepoli dopo la morte di Gesù tornano al loro antico mestiere, quello di pescatori. L’esaltante esperienza di tre anni vissuti con Gesù, non li aiuta a superare la tentazione di tornare indietro.

Il brano di Giovanni ci apre a prospettive nuove. L’incontro del Risorto con i discepoli avviene in un giorno feriale di lavoro.
I sette discepoli, ai quali Gesù appare sul mare di Tiberiade, rappresentano la totalità e, insieme, la singolarità di ciascuno come l’universalità dei cristiani di ogni tempo: c’è Tommaso, che rappresenta la difficoltà del credere; i figli di Zebedeo, i “più fanatici del gruppo”; Pietro, che ha rinnegato il Maestro per ben tre volte; Natanaele, legato alle tradizioni, ma capace di leggere i segni del tempo, e altri due discepoli anonimi, come i tanti che incontriamo. È necessario superare, suggerisce l’evangelista, le proprie certezze e gettare la rete.

Gesù, che parla dalla riva, è lo stesso che ci parla con la sua Parola in modi diversi. È dentro la quotidianità che impariamo a distinguere e ad interpretare quella voce: se la ascoltiamo avviene il miracolo. È una voce che ci parla attraverso le persone e i fatti. Chi riesce a riconoscere questa voce? Chi ama, come Giovanni, dice: è il Signore! Se lo amiamo… lo riconosciamo!

Non è facile, Signore, credere alla risurrezione.
Non è facile incontrarti vivente in mezzo a noi.
Troppo spesso le illusioni della nostra vita diventano delusioni.
Vieni accanto a noi e fa’ sentire la tua voce
quando sperimentiamo la fatica della quotidianità.
Indirizza il nostro sguardo e il nostro cuore
laddove tu sai operare il miracolo.
Aiutaci a credere che solo l’amore e il pane della vita
che tu ci prepari ogni giorno
possono permetterci di riconoscerti vivente.

Fonte

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Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro,così pure il pesce.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 21, 1-19

In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.

Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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