Commento al Vangelo del 30 Settembre 2018 – don Claudio Doglio

Il commento alle Letture di domenica 30 Settembre 2018, a cura di don Claudio Doglio.

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Dopo l’annuncio della passione l’evangelista marco abitualmente propone un caso di incomprensione da parte dei discepoli a cui fa seguito una catechesi di gesù abbiamo letto domenica scorsa il secondo annuncio della passione l’incomprensione dei discepoli e l’inizio di una catechesi da parte del maestro in questa ventiseiesima domenica del tempo ordinario continuiamo l’ascolto del vangelo secondo marco al capitolo 9 di quella catechesi che gesù rivolge ai discepoli rimproverandoli per un atteggiamento un po intransigente giovanni soprannominato insieme al fratello giacomo figlio del tuono perché particolarmente cruente viene rimproverato da gesù perché dice che avrebbe voluto rimproverare e bloccare uno che tentava di scacciare un demonio in nome di gesù non essendo del gruppo che segue direttamente gesù pensa questo discepolo non ha diritto a fare del bene a nome di gesù il maestro invece ha una mentalità molto più larga non glielo impedite non impedite di fare del bene perché anche chi non è proprio del nostro ambito ha la possibilità di operare bene e il cristo da la ricompensa chissà a tutti quelli che in un modo o nell’altro operano il bene ma nello stesso tempo dopo questa apertura grande il discorso di gesù sembra diventare invece intransigente e diventa rigoroso proprio nei confronti dei discepoli invitandoli a guardarsi bene da non scandalizzare un piccolo cioè non ostacolarlo nella fede non bloccargli la via della salvezza non dare degli esempi talmente negativi da fargli perdere la strada meglio buttarsi in mare che scandalizzare un piccolo bisogna dare un taglio alle cose negative gesù si presenta in modo esigente i discepoli volevano criticare gli esterni che facevano del bene gesù dice provate a guardarvi dentro ea notare quante cose non vanno bene in voi a quelle date un taglio le parole che seguono sono da interpretare bene perché se si prendono la lettera finita gesù adopera un linguaggio crudo vivace provocatorio propone di tagliare una mano cavare un occhio tagliare un piede se ti è di scandalo la parola scandalo vuol dire ostacolo è ciò che fa cadere se ci sono delle realtà della tua vita che ti impediscono di seguire il maestro di accogliere la sua proposta di vivere secondo il suo stile dai un taglio decidere è un verbo che in italiano deriva proprio dal verbo che significa tagliare dare un taglio in giù staccare qualcosa ogni decisione è un po un taglio decidere di scegliere significa rinunciare a qualcosa si sceglie ciò che è meglio ma per poter scegliere una parte bisogna dare un taglio all’altra meglio entrare nel regno con un occhio solo che con tutte e due andare nella genna che era una valle a sud di gerusalemme dove veniva portata la spazzatura era l’immondezzaio di gerusalemme dove c’era abitualmente il fuoco per consumare i rifiuti finire nella genna è un’immagine infernale per indicare appunto una vita che finisce nella spazzatura a rottamare la propria esistenza finire nella discarica tieni tutto quello che hai per finire nella discarica in mezzo alla spazzatura per fare della tua vita una spazzatura no non è saggio questo è meglio lasciare qualcosa e salvare la vita è una visione di saggezza ma anche di durezza l’episodio di giovanni un po integralista viene ripreso dalla prima lettura dove c’è un altro giovane giosuè che in qualche modo si dimostra integralista nei confronti di mosè libro dei numeri è uno dei cinque testi del pentateuco e narra soprattutto episodi del cammino nel deserto di israele dal sinai verso la terra promessa contiene molte raccolte di leggi insieme ai racconti in questo caso un breve episodio narra l’istituzione degli anziani che dovevano aiutare mosè nella guida del popolo compaiono due personaggi di cui non si sa nient’altro eldad e medard sono di quelli convocati per essere incaricati di questa nuova missione ma non si recano nella tenda restano nell’accampamento e lo spirito scende anche su di loro il giovane giosuè fa la spia invita mosè a impedire a quei due di fare i profeti di parlare a nome di dio di dare manifestazioni di questa sapienza divina che viene dallo spirito sei geloso tu per me risponde mosè e di cosa ti preoccupi hai paura che mi portino di al posto hai paura che quei due facendo i profeti mi diano qualche danno magari fossero tutti i profeti nel popolo del signore se lo spirito fosse dato a tutti e tutti potessero impegnarsi e del bene sarebbe l’ideale è una visione profetica grandiosa che prospetta un dono dello spirito a tutta l’umanità in modo che tutti possano impegnarsi nel bene il pericolo della religione sempre quello di chiudere in un piccolo gruppo religioso è giovanni rischiano di essere chiusi nel loro piccolo gruppo religioso e preoccupati che altri non facciano invece lo stile di gesù è quello dell’apertura di un dono universale dello spirito e proprio lo stile che ci presenta anche il salmo 18 una splendida lode della legge divina i precetti del signore fanno gioire il cuore se una persona è veramente religiosa e accoglie la legge di dio è una persona contenta luminosa solare non chiusa non polemica non acida non limitata la difesa dei propri interessi contro gli altri è una persona gioiosa aperta capace di valorizzare tutto il bene che ci hanno il mondo è una persona libera dall orgoglio è il grande peccato quello di crederci importanti e migliori degli altri l’ultima pagina che si è proposta dalla lettera di san giacomo è una predica di fuoco contro i ricchi contro i padroni disonesti che approfittano del loro ruolo per sfruttare i poveri braccianti li pagano poco e ritardano i pagamenti l’apostolo invoca il giudizio di dio contro queste persone e minaccia la loro punizione eterna proprio in forza di una giustizia divina che si realizza accogliamo l’insegnamento del maestro impariamo a dare un taglio a ciò che non va bene per diventare autentici seguaci del cristo e del suo stile aperto gioioso [Musica][/accordion]
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 30 Settembre 2018 anche qui.

Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.

Mc 9,38-43.45.47-48
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 30 Settembre – 06 Ottobre 2018
  • Tempo Ordinario XXVI
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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