Commento al Vangelo del 3 Giugno 2018 – don Angelo Busetto

UNA CENA CHE FA VIVERE

Preparazione, convocazione, benedizione. I gesti di Gesù per la Cena Pasquale con i discepoli vibrano di una particolare intensità. L’evangelista Marco li propone nella loro precisa cadenza secondo un ritmo che ha visto ripetere tante volte nella prima comunità cristiana; il suo maestro, Pietro, li riviveva avendoli davanti agli occhi e nel cuore così come Gesù li aveva compiuti. 

Di questi stessi gesti ogni comunità cristiana continua a vivere. Plinio il Giovane, prefetto della Bitinia, nell’anno 113 riferiva all’imperatore Traiano che i cristiani si ritrovavano nel giorno del sole – evidentemente la domenica – a cantare inni a Cristo, come a un Dio. Anche oggi i cristiani si riconoscono come “quelli che vanno a Messa”. 

Permane così e si rinnova il contatto del Signore Gesù con i discepoli di tutti i tempi e di tutti i luoghi, e i discepoli sperimentano la comunione fraterna e l’apertura al mondo. La celebrazione eucaristica, con tutto ciò che fiorisce attorno ad essa, rinnova la vita dei cristiani ad ogni generazione.

Fonte: Vatican Insider

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