Commento al Vangelo del 22 aprile 2018 – Padre Francesco Spinelli

Una pecorella che ha udito la voce del suo Buon Pastore, una pecorella del tuo ovile, o mio buon Gesù,

corre ai tuoi piedi e si affida a Te. So che sei il Buon Pastore, non solo perché me lo dici Tu, ma perché ho veduto e provato in me l’affetto e la premura della tua pastorale bontà. Tu sei il Buon Pastore, o Gesù mio, noi, poveri figli di Adamo, siamo le pecorelle che popolano il tuo gregge.

Fratelli, se da lontano vi arriva la voce del Buon Pastore, non fate più i sordi, né indurite i vostri cuori con la resistenza alla sua grazia e al  suo  amore!  Almeno oggi  arrendetevi  agli  inviti  del  suo infinito amore. Udite la sua voce che esce dal suo Cuore, parte da questo Tabernacolo, dove Egli sta nascosto nel Sacramento.

Ma, o Dio, quante volte, e per quanto tempo ho chiuso anch’io le orecchie e tenuto gelido il cuore per non ascoltare la tua bella e paterna voce?

I pastori mercenari e mondani attendono alle loro pecore più per il loro proprio interesse che per l’amore al gregge. Soltanto Tu sei quello che cerca appassionatamente e vuole unicamente il bene delle pecorelle; per questo non hai badato a stenti e a sudori e a dare il sangue e la vita. O Pastore misericordioso, quale cuore non si scioglierà d’amore davanti al tuo amore, che, quasi sembrandoti poco d’averci dato la vita, sei giunto all’eccesso di donarci un pascolo di vita eterna con la tua carne, con il tuo sangue e con la tua anima e divinità! O Sacramento Eucaristico! O Sacramentato mio Pastore!…

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Io sono una di quelle pecorelle, che, disertata dal tuo ovile, andò già errando per tanto tempo fra i pascoli immondi nei prati dell’infida Babilonia: e, se non sono morta e perita per sempre, lo debbo alle sollecitudini pastorali del tuo Cuore che, per rintracciarmi e ricondurmi all’ ovile, hai lasciato le novantanove più fedeli e sei corso dietro a me e, quando mi hai trovato ferita, misericordiosamente mi hai preso sulle tue spalle e mi hai ricondotto risanata con le altre. O amore di padre, più che di pastore! Io riconosco la tua voce, Gesù mio, che risuona da questo altare in questo Sacramento: ti riconosco mio Buon Pastore e perciò ti adoro, ti benedico e ti ringrazio di avermi richiamato al tuo Cuore a godere qui delle tue carezze e del tuo amore.

O Gesù, non lasciarmi mai un momento da solo! Quando sarò costretto ad assentarmi dalla tua compagnia, prenditi cura di me, fammi sorvegliare dai tuoi angeli e fammi ricondurre da essi, quasi miei pedagoghi, ai tuoi piedi, dove vorrei poter finire i  miei giorni, esalando l’ultimo respiro nelle tue mani: fa’ che il mio cuore non trovi quiete né riposo tranquillo che presso di Te. E se la mente con pensieri impertinenti scenderà a distrarlo da Te, scuotilo, pungilo, richiamalo al tuo Cuore con la potenza della  Tua voce. Io conosco la Tua voce, come TU mi conosci tra le altre pecore, perché sono sempre in mezzo al Tuo Cuore.

Padre Francesco Spinelli 

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IV Domenica del Tempo di Pasqua

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Gv 10, 11-18
Dal Vangelo secondo Giovanni

11Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. 12Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; 13perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. 14Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. 17Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. 18Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 22 – 28 Aprile 2018
  • Tempo di Pasqua IV
  • Colore Bianco
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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