Commento al Vangelo del 15 Aprile 2018 – Don Francesco Cristofaro

IL CRISTO PATIRÀ E RISORGERÀ DAI MORTI – III Domenica di Pasqua – Anno B

PRIMA LETTURA  –  CONVERTITEVI E CAMBIATE VITA
(At 3,13-15.17-19)

In quei giorni, Pietro disse al popolo: «Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni.
Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati».

Pensiero di commento.

La conversione è un lavoro quotidiano e impegnativo. C’è una conversione iniziale che coincide con l’inizio di un cambiamento di vita e c’è una conversione quotidiana. Ogni giorno se vogliamo essere realmente convertiti, dobbiamo scegliere Cristo Gesù. Ci si converte lasciando il mondo religioso di ieri ed entrando nella volontà di Dio oggi. La conversione è vero cambiamento di sostanza. Dalla sostanza di morte ereditata da Adamo alla sostanza di vita in Cristo, per Cristo, con Cristo. Il fuoco dello Spirito Santo deve incendiarci ogni giorno perché ogni giorno la radice velenosa del peccato può spuntare nel nostro cuore, nella nostra mente e condizionare pensieri, azioni, gesti. Dobbiamo ogni giorno chiedere di essere ricreati nuove creature.

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SECONDA LETTURA – VI SCRIVO QUESTE COSE PERCHÉ NON PECCHIATE (1Gv 2,1-5a)

Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.

Pensiero di commento.

Questa Parola ci mette dinanzi al nostro cammino di fede divenendo per noi un esame di coscienza: Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità». Chi ha incontrato Cristo deve cambiare vita e imitarlo. Se non si può restare nella vecchia condizione di vita. Bisogna ogni giorno impegnarsi osservando parola e comandamenti prendere la “forma” di Gesù, in tutto: pensieri, parole, opere, gesti, desideri. Un cristiano che pecca commette due orrendi crimini: prima di ogni cosa si comporta da nemico della croce di Cristo e poi, Lui corpo santissimo senza peccato, noi suo corpo, nel suo corpo con il peccato. In secondo luogo si pecca di scandalo contro l’umanità. Il peccato del cristiano è il più triste e orrendo tra tutti i peccati. Si rende non credibile Gesù. Chi potrà credere in Cristo se il cristiano non attesta visibilmente che Lui è il vincitore sul peccato?

VANGELO – LA CONVERSIONE E IL PERDONO DEI PECCATI (Lc 24, 25-48)

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

Pensiero di commento.

Un altro dono della risurrezione è la pace di Gesù. Con la sua pace ogni discepolo di Cristo deve vivere la sua missione. Ci saranno problemi, sofferenze, difficoltà, incomprensioni? Sempre fino a quando saremo sotto questo cielo ma con la pace del Signore vivremo ogni attimo, ogni situazione, ogni sofferenza.

Di una cosa dovrà preoccuparsi ogni discepolo: predicare la conversione e il perdono dei peccati. Ci si deve convertire a Cristo, per divenire con Lui una sola vita, un solo corpo. La conversione sempre va aggiunta al perdono dei peccati, che non è solamente assoluzione della colpa e cancellazione della pena. Il perdono dei peccati deve essere accompagnato dalla nascita della nuova creatura. Per cui la conversione non è solo abbandonare gli “Dèi” di ieri, veri, falsi, approssimativi, ma è cambiare la propria natura. Da natura di morte a natura di vita, da natura di disobbedienza a natura di obbedienza.

Mi metto in discussione

  1. Quali sono i peccati ricorrenti che impediscono la mia conversione?
  2. Amo il Signore se osservo i comandamenti. Quali sono i comandamenti che faccio fatica ad osservare?
  3. Cosa turba eventualmente la pace del mio cuore?

don Francesco Cristofaro

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