Commento al Vangelo del 14 ottobre 2018 – don Paolo Monzani

Forse quel sogno che custodisci passa proprio per “quella cosa lì”… proprio dove non vorresti andare, il Signore ti sprona a seguirlo

Francesco era pronto a tutto.
Non si può certo dire che fosse un timido; al contrario era sciolto e pronto a lanciarsi in mezzo alla gente. Non si può nemmeno dire che fosse un pauroso; era anzi pronto a lasciare la sua città e a partire per un’avventura rischiosa. E nemmeno si può dire che gli mancasse lo slancio: per raggiungere il suo obiettivo non esitava a esporsi, a faticare, a rischiare.
Era pronto a tutto… o quasi.
A tutto tranne a “quella cosa lì”. Eppure proprio da quella cosa lì doveva passare.

Chi è Francesco?
Forse è Francesco d’Assisi: il giovane estroverso che viveva al cuore delle feste e al centro dell’attenzione, il giovane ambizioso pronto a partire per la guerra pur di rivestirsi di gloria.
Forse è l’uomo di cui parla il vangelo di oggi, quel giovane (cfr Mt 19,22) bravo che fa tutte le cose come vanno fatte (“Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza”) e che è anche divorato da una domanda che scotta sulla sua vita.
Forse è Francesca, così generosa da essere indicata come modello ed esempio da tutti: “sempre disponibile, sempre pronta ad ascoltare tutti!”.
Sicuramente, siamo tutti noi… pronti a tutto, con tante cose che vogliamo fare… tranne che per “quella cosa lì”.
Pronto a morire gloriosamente sul campo di battaglia, Francesco di Assisi: ma guardare il lebbroso in faccia è troppo al di là delle sue forze.
Pronto a osservare tutti i comandamenti, l’uomo amato da Gesù: ma lasciare i suoi beni e seguirlo… ecco, gli cade addosso una profonda tristezza.
Pronta a servire e ad ascoltare tutti, la nostra Francesca: ma confidarsi lei con qualcuno, accettare di fidarsi fino in fondo… questo proprio non chiedeteglielo!


Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.

Gesù è terribile: di fronte a tante cose che questo uomo faceva benissimo, lui va a toccarlo su un punto vivo.
Non poteva dargli un consiglio diverso? Dopo tutto, Gesù non chiede a tutti di vendere i propri beni e seguirlo, addirittura a qualcuno lo vieta (cfr Mc 5,19)!
Ma è come se Gesù volesse toccare il punto vivo, “quella cosa lì” che proprio ti dà fastidio o ti sempre troppo al di là delle tue capacità.
A Francesco d’Assisi ripugnava il lebbroso, mentre Francesca non ha problemi a stare con gli ultimi… eppure a Francesco è chiesto di diventare povero, mentre a Francesca è chiesto di esporsi di più verso gli altri, cosa che a Francesco d’Assisi riusciva benissimo.

Ma proviamo a pensarci: dopo tutto, non è così che funziona nella vita? La felicità che cerchiamo non sta nel cambiare noi stessi, piuttosto che nel fare ciò che già ci riesce bene?
Un super-studioso può essere orgoglioso della sua laurea con 110 e lode, ma se volesse fare qualcosa di davvero grande nella vita forse dovrebbe piuttosto avere l’umiltà di mettersi in ascolto di una saggezza che non viene dai libri… Una persona capace di dare consigli è un tesoro per i suoi amici e fa bene a usare questa sua capacità, ma la vera sfida è un po’ più in là: sei capace di stare in mezzo agli altri rinunciando al ruolo della persona saggia e che ha sempre la risposta da dare a tutti? (Questa è una bella domanda per noi preti…).

Il Vangelo non sempre chiede cose grandi: ma ci chiede di fidarci ad andare dietro a Gesù proprio al cuore della nostra paura o della nostra fatica.
I doni che abbiamo già sono tanti e sono belli: usiamoli! Tu che osservi i comandamenti, continua con questo stile! Tu che ascolti gli altri, continua a essere un buono consigliere! Tu che studi, continua ad imparare!
Ma sei sicuro che la vera sfida, il cammino dove il Signore ti chiede di seguirlo, non sia da un’altra parte? Forse l’ambizione nascosta nella tua vita, quel sogno che custodisci (“che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?”) passa proprio per “quella cosa lì”… proprio dove non vorresti andare, il Signore ti sprona a seguirlo.

Fonte

A cura di…

don Paolo Monzani
Prete della diocesi di Modena dal Settembre 2015, è vicario parrocchiale della parrocchia di Nonantola (MO). Vive in una comunità di preti con altri undici amici in una casa di campagna vicino alla città, dove insieme cercano di mantenere viva gli ideali della propria vocazione attraverso la custodia di una vita quanto più possibile umana ed evangelica. Appassionato di letteratura, dedica adesso la maggior parte del suo tempo ai giovani e agli scout della sua parrocchia.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 14 Ottobre 2018 anche qui.

Vendi quello che hai e seguimi.

Mc 10, 17-30
Dal Vangelo secondo Marco

17Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». 18Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». 20Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». 21Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». 22Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
23Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». 24I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! 25È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 26Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». 27Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
28Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». 29Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, 30che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 14 – 20 Ottobre 2018
  • Tempo Ordinario XXVIII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

Read more

Local News