Commento al Vangelo del 10 Giugno 2018 – Azione Cattolica

È, questa, una pagina del Vangelo molto dura. Un “Vangelo duro”, ma, in fondo, necessario, perché mette in primo piano la necessità di annunciare, con le parole e con le opere, quanto Dio ci ama, e incoraggiare tutti a compiere la sua volontà. Innanzitutto il Regno, poi viene il resto, compresi gli affetti più cari.

Il Signore non viene a farci rinnegare quanto di buono proviamo verso gli altri; viene a inserire i nostri affetti nella sua grande “scuola”, per aiutarci ad amare gli altri “fino alla fine”, completamente e autenticamente, come lui. Maria, insieme ai famigliari di Gesù, era preoccupata e meravigliata per quello che Gesù compiva in mezzo alle folle, forse non capiva, come era già accaduto in occasione dello smarrimento di Gesù, adolescente, nel tempio.

La sua grandezza sta proprio nell’accogliere tutto quanto accade al Figlio e divenire, essa stessa, discepola di Gesù. Suo figlio non era né come tutti gli altri figli, né come lei se lo aspettava. Probabilmente anche lei ha faticato a capire la “novità” introdotta da Gesù. Spesso i figli non rispondono alle attese e ai progetti degli adulti e degli altri educatori: occorre la capacità di lasciare che ciascuno cerchi e imbocchi la strada della sua vocazione.

Da questo brano evangelico comprendiamo che Dio è novità, anche se il nuovo ci fa sempre paura, perché ci pone nell’incertezza e nell’incognita. Il vecchio noi lo conosciamo, sappiamo come si articola o come finisce, però in esso non c’è evoluzione; il nuovo, invece, è imprevedibile e sorprende. Ma Dio ama proprio sorprendere. Papa Francesco ce lo ricorda sempre.

Non dobbiamo avere paura delle novità che vengono dal cuore di Cristo. Per questo ci vuole davvero un grande coraggio: il coraggio che solo un cuore pieno di amore e di fede per Cristo sa avere e trasmettere agli altri.

Signore Gesù, ci sono tante cose che ora non comprendo, ma ho piena fiducia in te. Mi affido alla verità della tua Parola che trasforma e rinnova ogni cosa. Invoco il tuo Santo Spirito affinché mi illumini e mi sospinga a compiere sempre la tua volontà.

Fonte

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 10 Giugno 2018 anche qui.

Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3, 20-35

In quel tempo Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “È fuori di sé”.
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: “Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni”. Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: “Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna”. Poiché dicevano: “È posseduto da uno spirito impuro”.
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: “Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”. Ma egli rispose loro: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

Read more

Local News