Commento al Vangelo dal foglietto “La Domenica” del 25 Luglio 2021

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AFFIDARE A DIO LA NOSTRA INADEGUATEZZA

Gesù con la merenda di un ragazzo sfama una folla numerosa. La condizione del miracolo è che tutto sia portato a lui. La sua grazia moltiplicherà il poco che abbiamo per creare un’abbondanza prima insospettabile.
Oggi si celebra la 1a Giornata mondiale dei nonni e degli anziani. 

Immersi come siamo in una cultura di morte, la sfida di annunciare il Vangelo – ossia di viverlo – è immane. In questo contesto, che Chiesa saremo? Una Chiesa che, come l’apostolo Filippo, misura le proprie capacità umane e tira i remi in barca? Oppure una Chiesa che riconosce la propria inadeguatezza e la consegna fiduciosamente a Gesù? E cosa avviene quando affidiamo a Gesù il poco che abbiamo? Lo moltiplica (Vangelo).

Ne fa il luogo in cui zampilla una vita nuova che soddisfa, anzi supera i bisogni delle folle. Al tempo di Eliseo, fu un servo lo strumento di questa meraviglia (I Lettura). Nel Vangelo, è un bambino. Che dire allora? Non potresti forse essere tu, oggi, a mettere la tua inadeguatezza nelle mani di Gesù?

Così potrai servire il disegno stupendo di Dio: che diventiamo una cosa sola, che viviamo per «un solo Dio», illuminati da «una sola speranza»: la Vita, quella eterna (II Lettura). Questo disegno luminosissimo si compie ogni qualvolta lasciamo la potenza di Dio manifestarsi nella nostra debolezza…

Fonte Edizioni San Paolo

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