Commento al Vangelo dal foglietto “La Domenica” del 24 settembre 2017

IL SIGNORE CI CHIAMA A TUTTE LE ORE DELLA GIORNATA

La parabola degli operai mandati a lavorare nella vigna esalta la generosità divina, che supera le regole della giustizia; è la celebrazione della grazia che va oltre ogni misura umana. Fino a che punto seguiamo nella nostra esistenza la logica della gratuità?

La parabola dei lavoratori a giornata è la risposta “sconcertante” di Gesù alla domanda degli apostoli che hanno lasciato tutto per seguirlo: “Che cosa ne avremo?”.

Il padrone della vigna, che ha dato agli operai quanto era stato concordato, si ritiene nel giusto. Non solo non accetta il loro intervento, ma difende la bontà del suo operato, accusando di invidia l’interlocutore. Matteo, che vede, al di là della parabola, il risentimento del popolo ebraico contro l’eccessiva misericordia divina riguardo ai pagani ammessi “gratuitamente” nel Regno, sa quanto sia difficile comprendere l’agire di Dio, che ci scandalizza (Vangelo).

Dio non pensa come noi e nel suo agire segue vie che sembrano opposte alle nostre: «misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore; buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature» (I Lettura). Il percorrere le vie di Dio ci conducono alla meta, tenuto conto che noi non sappiamo neppure quale via scegliere, come confessa lo stesso Paolo (II Lettura). Convinti che Dio ci vuole bene, abbandoniamoci fiduciosi alla sua volontà.

Tarcisio Stramare, osj – Via

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XXV Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 20, 1-16
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 24 – 30 Settembre 2017
  • Tempo Ordinario XXV
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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