Azione Cattolica – Commento al Vangelo di domenica 15 Agosto 2021

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È un movimento fisico e insieme spirituale quello che porta Maria, «in fretta», sottolinea il testo, da Nazaret al piccolo villaggio di Ain-Karim, poco a ovest di Gerusalemme, per l’incontro con Elisabetta, primo dei due quadri di questo di Luca. Un movimento che prosegue dall’esterno verso l’interno, dentro la casa di Elisabetta, dove le due cugine condividono la gioia dell’attesa di un figlio.

E subito in loro gli occhi e il cuore si spingono di nuovo verso l’esterno, si allargano a contemplare la vastità dell’azione del Signore: Elisabetta nel riconoscere la fiducia di Maria nel compimento della promessa di Dio, Maria nel ripercorrere la storia del popolo d’Israele, espressa nel Magnificat, secondo quadro del Vangelo di oggi.

Anche nella nostra vita possiamo sperimentare spesso questa duplice dinamica: il nostro andare incontro all’altro può allargarsi ed essere compreso come parte di una storia di salvezza, perché il Signore ha sempre un progetto di bene per l’umanità e dai piccoli «sì» quotidiani di ognuno sa ricavare cose grandi.

La promessa di Dio, che attraversa i secoli e che il Magnificat ci racconta, è la salvezza, la vittoria del bene sul male, dell’amore sull’odio, del perdono sull’offesa, della vita sulla morte. È la sua misericordia che “innalza”, “ricolma di beni” e “soccorre”.

Questa promessa, sperimentata “di generazione in generazione”, passa ora attraverso i nostri cuori, le nostre menti, le nostre mani, che si aprono per incontrare profondamente l’altro, che percorre come noi le strade della terra.

A cura dell’Associazione guide e scout cattolici italiani


Fonte | Per gentile concessione dell’Editrice AVE