Vangelo del giorno – sabato 15 settembre 2018 – P. Lorenzo Montecalvo

Oggi vogliamo contemplare la Vergine Maria sotto la croce. Il suo cuore è trafitto da una spada di profondo e lancinante dolore. Come Maria sta vivendo il suo dolore? Non certamente con disperazione. Vive il suo dolore con dignità cristiana. Non maledice i crocifissori di suo Figlio. Non se la prende con Dio che ha permesso una morte così ignominiosa per suo Figlio.

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Da chi Maria ha imparato a soffrire con umiltà e mitezza? Da suo Figlio Gesù Cristo. Maria non solo è madre di Gesù, ma è anche discepola di Gesù. Dalla cattedra della croce Gesù insegna a Maria come si vive il dolore innocente. L’Agnello senza macchia che viene sgozzato sul mattatoio della croce, non impreca, ma prega, non maledice, ma benedice.

Sulla croce Gesù insegna a Maria che, nel dolore, bisogna affidarsi a Dio. Perciò Egli prega dicendo: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”.

Solo l’amore di Dio può trasformare la croce in un albero di vita eterna. Il dolore vissuto con umiltà e mitezza diventa potenza di amore soprannaturale. La croce portata con Gesù diventa manifestazione della santità e gloria di Dio.

È vero, il cuore di Maria sperimenta un dolore immenso sotto la croce nel vedere suo Figlio trattato peggio di un aborto, nonostante che non avesse fatto nulla di male. Mi viene da dire che il dolore di Maria diventa più lancinante nel prevedere che molti, lungo il corso dei secoli futuri, rifiuteranno il frutto di vita eterna che l’albero della croce porterà per la salvezza dell’umanità.

Maria soffre ancora. Non vogliamo dimenticare le lacrime di dolore che Maria ha versato a Siracusa, città della Sicilia. Non sono certo, ma mi sembra che, in qualche apparizione, Maria si è presentata ai veggenti di Medjugorje con un volto pieno di lacrime a causa di molti uomini che stanno rinnegando Gesù.

Maria, l’Agnella senza macchia, ci esorta a rimanere sotto la croce senza ribellarci e a soffrire in silenzio con la fiducia che il Signore farà della nostra croce un letto coniugale su cui si unirà a noi per fecondare la nostra anima con il suo Spirito Santo. La nostra sofferenza unita a quella del Crocifisso attirerà gli uomini a Dio.

Amen. Alleluia

P. Lorenzo Montecalvo  (Fonte)

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 19, 25-27
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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