Vangelo del giorno – 6 Ottobre 2018 – don Lucio D’Abbraccio

Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli

Gesù fa provare ai suoi settantadue discepoli il rischio e la bellezza della missione. L’evangelista Luca scrive: «i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: “Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome”». Gesù, ascoltandoli, gioisce e dice loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». La gioia dei discepoli è la gioia che nasce nelle comunità ogni volta che il male viene sconfitto dal bene, dall’amore che promana dal Vangelo. Però la gioia vera, ci dice Gesù, quella che mai ci sarà tolta, consiste nell’avere i propri nomi scritti nei cieli, ossia presso il cuore stesso di Dio.

Tutti, quindi, siamo mandati, non soltanto gli “addetti ai lavori”, ovvero i vescovi, i sacerdoti, i frati, le suore. Oggi nella Chiesa sono molti i laici che svolgono tanti servizi nella vita della comunità: dal catechismo alle pulizie, dall’animazione della liturgia al servizio ai poveri, dall’organizzazione di momenti di socialità ai servizi pratici e tecnici. Tutti si sentono valorizzati e gratificati. Ciò è giusto. Però il Vangelo, come abbiamo ascoltato, ci mette in guardia dall’attivismo e dal far conto sui risultati. Ciò che davvero è importante, ci dice Gesù, è il legame che abbiamo con Lui. Se ciò che facciamo lo facciamo per metterci in mostra, per essere valorizzati, per essere elogiati, gratificati, non serve a nulla. Se invece il servizio che prestiamo lo svolgiamo con il cuore e con umiltà, allora il Signore apprezzerà. Dobbiamo ricordarci, sempre, che i protagonisti non siamo noi ma il Signore il quale è l’artefice di tutto e di cui noi siamo membra.

Impariamo dal Vangelo l’umiltà affinché possiamo percorrere ogni giorno la via della piccolezza, dell’amore e del servizio verso il prossimo.

don Lucio D’Abbraccio

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 10, 17-24
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».
Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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