Vangelo del Giorno – 23 giugno 2017 – don Luigi Epicoco

Cosa facciamo solitamente quando ci sentiamo stanchi e oppressi? Cosa facciamo quando la vita ci schiaccia e ci toglie ogni libertà di movimento e di gioia? Solitamente ognuno di noi si cerca dei rifugi, delle scorciatoie. C’è chi usa l’alcol, chi la trasgressione, chi il sesso, chi il dormire per giorni, chi il cibo disordinato…Gesù nel Vangelo di oggi ci riscatta da tutto questo. Egli ci dice di andare da Lui. Di prendere sulle nostre spalle il suo braccio, che non è un peso ma un aiuto. Sperimenteremo così cosa sia il ristoro, che lungi da essere un’evasione, è invece una sosta in cui far rifornimento per poter riprendere il viaggio.

[ads2] Una sosta dove ritroviamo pace e ci riconciliamo con ciò che ci da stanchezza e opressione. E, nonostante la vita che dobbiamo vivere, sul nostro volto torna il sorriso, perché ci accorgiamo di credere in Qualcuno e non in una buona idea. Dire che Cristo ha un Cuore (Sacro), non significa mettergli addosso solo un pretesto per fare una festa, ma ricordarci che la nostra relazione con Lui non si basa su una tecnica ma su un bene. E questo bene, questo amore, quando è vero, mette sempre in conto l’accettare di soffrire per chi si ama. “Per quanto tu possa sbagliare per me vali sempre la pena, morirei ancora per te”, sembra dirci Gesù. E solo uno che ti ama così fa ripartire la vita ogni volta che si ferma. “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 11, 25-30
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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