Vangelo del giorno – 22 Settembre 2018 – don Lucio D’Abbraccio

Il seme è la Parola di Dio

Il Vangelo non si comprende se non c’è chi lo spiega. Le stesse parabole hanno bisogno di essere spiegate. Nel Vangelo di oggi viene descritta dall’evangelista Luca la scena della parabola del seminatore. Gesù è il seminatore. Il seme, ovvero la Parola di Dio, lo getta ovunque: sulla strada, tra le pietre, tra i rovi e sul terreno buono.

Per Gesù, dunque, non c’è nessun terreno che non sia idoneo a ricevere la Parola di Dio. Il terreno è il nostro cuore, il cuore di ogni uomo e donna, a qualunque cultura o condizione appartenga. Questo deve essere per noi motivo di riflessione. Quando andiamo in chiesa o quando preghiamo, con quale atteggiamento ci disponiamo a stare davanti a Dio? Ciò che chiediamo è richiesto col cuore o semplicemente con le labbra? Quando ascoltiamo la Parola di Dio ci sforziamo di fare silenzio nella mente e nel cuore oppure ci lasciamo distrarre, molte volte, da pensieri inutili? Dopo aver partecipato ad una catechesi, ad un incontro di preghiera, alla celebrazione eucaristica, i nostri buoni propositi restano dei semplici propositi o cerchiamo di farli maturare? A noi la scelta. Ognuno di noi è libero di scegliere quale terreno debba essere. Terreno sassoso, pieno di spine o buono.

Il Signore Gesù, il Verbo di Dio, con questa parabola ci invita ad aprire il cuore per accogliere la Parola del Padre, parola che è seminata in noi. Ascoltare, dunque, non sarà soltanto accogliere e ricordare delle parole, ma fare spazio al Figlio di Dio che viene ad abitare in noi. Questa è la semina che il Padre fa dell’umanità, “seminando” la presenza salvifica di Gesù tra gli uomini. E tra questi noi.

Il Signore Gesù, da buon seminatore, continuerà a spargere il suo seme nei nostri cuori. Cerchiamo di essere terra buona, terra disposta ad accogliere la sua Parola e farla fruttificare, nonostante i nostri limiti e le nostre debolezze.

don Lucio D’Abbraccio

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 8, 4-15
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché
vedendo non vedano
e ascoltando non comprendano.
Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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