Vangelo del Giorno – 20 settembre 2017 – don Luigi Epicoco

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“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”.

Chi è il nostro vero nemico? L’indifferenza. Cioè quel atteggiamento che ci fa essere sempre neutri davanti a qualunque cosa. Nulla più ci entusiasma, nulla ci fa nemmeno arrabbiare, tutto è inesorabilmente piatto. Solitamente l’indifferenza nasce dalla pigrizia, ma a volte è una maniera che abbiamo di difenderci. Diciamo a noi stessi “se io mi tengo lontano da tutto, allora niente potrà farmi male”.

Ma la vita è compromissione con tutto ciò che viviamo. La vita è fatta di luci e di ombre, di entusiasmi e di delusioni. Non possiamo chiudere gli occhi e tagliarci fuori dalla realtà. La fede è un imperativo categorico di ritorno alla realtà.

La fede esige piedi ben piantati per terra e occhi ben aperti, perchè noi cristiani ci ricordiamo che per realizzare i sogni che coviamo nel cuore, il primo passo è svegliarsi.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 7, 31-35
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, il Signore disse:
«A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”.
È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”.
Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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