Vangelo del Giorno – 11 ottobre 2017 – don Luigi Epicoco

Il vangelo di oggi si apre con una nota di invidia nascosta. I discepoli vedono Gesù pregare e vogliono anche loro imparare a farlo. Vogliono anche loro rubare quel segreto che rende Gesù affascinante, unico, sicuro, semplice, umile, equilibrato, appassionato. Capiscono che il segreto di Gesù è nella sua preghiera. “Signore insegnaci a pregare…”.

E la preghiera più importante del Vangelo inizia con una parola chiave: “Padre”. Ciò rende la preghiera di Gesù unica sta in un dettaglio che non è di poco conto: è una preghiera fatta a un Padre, e non a un Dio lontano. Solo se ci sentiamo addosso questa paternità potremmo fare la differenza. Da semplici devoti appariremmo solo bigotti, da figli, invece, susciteremmo l’invidia (santa) del mondo…e magari faremmo tornare la nostalgia di Dio a qualcun altro.

Ma come si inizia a pregare? Provandoci. La preghiera inizia quando uno prova a pregare così come sa fare. Sarà lo Spirito che pian piano aggiusterà i nostri tentativi. La regola d’oro è sempre la stessa: si impara a pregare pregando!

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 11, 1-4
Dal Vangelo secondo  Luca

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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