Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 29 Gennaio 2021

Gesù continua a parlare del regno di Dio alla folla che lo circonda e si serve ancora una volta delle parabole: e il suo linguaggio preferito, perché prende spunto dai fatti, dalla natura o della vita reale di tutti i giorni per far comprendere le verità nascoste e profonde di Dio. E ancora una volta l’immagine usata da Gesù è quella del seme, quindi diceva bene Gesù ai discepoli: Se non capite la parabola del seme e della parola non potrete capire le altre!

Il seme è la Parola di Dio che viene seminata. L’abbiamo già visto nella parabola di qualche giorno fa e oggi quest’altra parabola sempre sul SEME, ci mette in evidenza un’altra sfumatura del regno di Dio: per portare frutto deve essere accolto.

Ma ha la caratteristica della piccolezza, del nascondimento. Il Regno di Dio è qualcosa che si insinua nelle pieghe della nostra storia quando accogliamo la Parola. Basta accoglierla con una forte decisione di lasciarsi invadere il cuore dalla potenza del Regno.

Basta questa decisione per far sì che il Regno cominci a lavorare dentro di noi e noi neanche ce ne accorgiamo, ma cominciamo a cambiare dentro, nel profondo, ad assumere i valori del Regno, a comprendere le parole di Gesù, ad avere uno sguardo nuovo sulla realtà, su noi stessi, su Dio, sugli altri. Questo produce l’accoglienza del Regno dentro di noi! E non sapremo spiegarlo a parole.

Ogni volta che ci accorgiamo che siamo cambiati “dentro”, a causa della Parola accolta ogni giorno, dobbiamo dire a noi stessi:ecco il Regno sta germoglia do in me.

Questa è la novità del Regno: il suo nascondimento, la sua piccolezza, che piano piano ci trasforma in persone forti nella fede che rendono forti gli altri, che danno agli altri la possibilità, nella loro debolezza, di appoggiarsi alla nostra fede, di trovare ristoro e ricchezza presso di noi. Questo produce l’accoglienza del Regno in noi. Basta accoglierlo con grande libertà, senza controllare ciò che Dio fa nella nostra vita ma lasciarlo fare, assecondare il suo movimento dentro di noi, così come cresce spontaneamente una piccola pianta, dal seme allo stelo alle foglie al frutto. Che il Signore ci concede oggi questa grazia.


A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade 

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