La versione di Luca sulla famosa domanda di Gesù che anche gli altri Evangelisti riportano: voi chi dite che io sia?… É riportata da Luca  nell’ambito della preghiera di Gesù con i discepoli si ritiro, in solitudine e preghiera. E durante questa preghiera, questo momento di silenzio di meditazione, a Gesù nasce nel cuore la domanda che rivolge ai suoi che sono ormai la sua famiglia e prende la parola Pietro che in modo sintetico dice: Tu sei l’unto, tu sei il consacrato di Dio. Gesù cerca di chiarire che cosa significa questa frase che risponde a verità .
Il consacrato di Dio è uno che dovrà soffrire, dovrà patire per colpa dello staff religioso che non lo accoglie, che lo ha escluso, che lo ha scartato… e poi morire per risorgere il terzo giorno. Gesù vuol far comprendere il tipo di Messia che è il figlio di Dio, che ha una traiettoria già tracciata, quella della Sofferenza per la Redenzione del mondo. Morire e risorgere è il mistero della Pasqua che non risparmia nessuno.
Ogni cristiano vive questo mistero che Gesù ha vissuto e lo vive grazie a lui con la sua potenza di risorto nel cuore. Il consacrato di Dio è ciascun cristiano che appartiene a Dio, che si lascia invadere dalla potenza del Risorto per morire e risorgere ogni giorno: morire al suo egoismo, al suo orgoglio, allla sua autosufficienza… per risorgere come figlio di Dio, per risorgere come uomo donna appartenenti a Dio e plasmati, imbevuti del suo Spirito. Chi è Gesù per te? Chi è Gesù per me?
La domanda che ti il testo oggi ci propone è una domanda che ci siamo fatti forse tante volte… ma abbiamo sempre risposto con sincerità ? E in questo Figlio di Dio venuto sulla terra per darci la vita per sempre, troviamo la fonte della nostra vita, troviamo la fonte del nostro amore, della nostra felicità ? Perché non basta rispondere che Gesù è figlio di Dio. Gesù è tutto questo per il cristiano.
Dovremmo rispondere:Tu sei la ragione e il senso della mia vita, tu sei la mia forza e consolazione, tu sei il mio tutto… Ti sei il mio amore e la mia gioia. Tutto ciò che un amante è per il suo innamorato. Se non lo è dobbiamo interrogarci su quale Dio crediamo o su quale Dio ci siamo costruiti. Un Dio a nostra immagine?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade