Sant’Ireneo di Lione – Commento al Vangelo del 2 Novembre 2019

Il tralcio della vite, piantato in terra porta frutto a suo tempo, e il grano di frumento caduto nella terra (Gv 12, 24), e in essa dissolto, risorge moltiplicato per virtù dello Spirito di Dio, che abbraccia ogni cosa. Tutto questo poi, dalla Sapienza è messo a disposizione dell’uomo e, ricevendo la Parola di Dio, diventa Eucaristia, cioè corpo e sangue di Cristo.

Così anche i nostri corpi, nutriti dall’Eucaristia, deposti nella terra e andati in dissoluzione, risorgeranno a suo tempo, perché il Verbo dona loro la risurrezione, « a gloria di Dio Padre » (Fil 2, 11). Egli circonda di immortalità questo corpo mortale ed elargisce gratuitamente l’incorruttibilità alla carne corruttibile (1 Cor 15, 53). In questa maniera, la forza di Dio si manifesta pienamente nella debolezza degli uomini (2 Cor 12, 9).

In queste condizioni, guardiamoci bene dal gonfiarci d’orgoglio, dall’innalzarci contro Dio accettando pensieri d’ingratitudine, come se avessimo la vita per merito nostro. Al contrario, sapendo per esperienza che dalla sola grandezza sua abbiamo ottenuto di poter vivere per sempre, non ci discosteremo dal vero pensiero su Dio e su noi stessi. Sapremo quanta potenza possiede Dio, e quanti benefici l’uomo riceve da lui.

Non ci sbaglieremo sulla vera concezione di Dio e dell’uomo che occorre avere. Del resto (…) se Dio ha permesso che fossimo dissolti nella terra, non è precisamente perché, istruiti da tutte queste cose, fossimo d’ora in poi attenti in tutto, per non misconoscere né Dio né noi stessi? (…)

Se il calice e il pane diventano Eucaristia mediante la Parola di Dio, come possono alcuni affermare che la carne non è capace di ricevere la Vita eterna?

Fonte: «Vangelo del Giorno» è un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.

Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risesciterò nell’ultimo giorno.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 37-40

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

Parola del Signore

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