Solitamente, un miracolo avviene in maniera brusca, subitanea. Il mira olo del cieco, narrato dal vangelo di oggi, è diverso. Sembra avvenire a rate. Ma nella sua “stranezza”, questo miracolo è molto suggestivo e ci permette di familiarizzarci di più con l’opera di Dio nel nostro quotidiano.
L’opera del Signore rispetta i ritmi della nostra umanità . Il cambiamento apportato dalla grazia raramente stravolge. Di solito, è un cambiamento sottile, fatto di micro-evoluzioni, di trasformazioni, di passi e passaggi.
Tale trasformazione graduale esprime la grandezza di Dio. Grandezza che si manifesta nella condiscendenza. Che il Signore ci guarisca dalla cecità , per poter scorgere la sua lenta opera in ognuno di noi e per poterla assecondare.
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.