Robert Cheaib – Commento al #Vangelo del 15 Novembre 2018

Il regno di Dio non è qualcosa, ma qualcuno. È la persona di Cristo che si dona all’uomo, a ogni uomo.

E perché questo regno non è pienamente manifesto? Non perché non si è donato. Gesù, infatti, si è donato fino alla fine. Si è donato, ma è stato rifiutato e continua ad essere rifiutato. «Il regno di Dio è in mezzo a voi».

Il testo greco dice di più: «Il regno di Dio è dentro di voi (entós ùmõn)». È a partire da un sì nuziale detto nella nostra interiorità e nella nostra concretezza al sì di Dio in Cristo che il regno di Dio si vela o si rivela in questa storia. Che la sua piena manifestazione alla venuta gloriosa di Cristo ci trovi già raggianti di lui.

Robert Cheaib

Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

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Lc 17, 20-25
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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