Robert Cheaib – Commento al Vangelo del 13 Gennaio 2020

Riprendendo il tempo ordinario siamo posti subito dinanzi a una pagina di vocazione, per ricordarci che il mistero cristiano non si esaurisce in ciò che Dio ha fatto per noi, ma include anche la nostra risposta alla chiamata e all’amore di Dio.

Come questi pescatori, anche noi siamo chiamati a lasciarci stravolgere e coinvolgere dal passaggio del Nazareno nella nostra quotidianità. E, come loro, non siamo chiamati ad annientare i nostri doni, ma a portarli alla loro pienezza.

La loro chiamata è stata un passaggio dall’essere pescatori all’essere pescatori di uomini, qual è il passaggio nella mia di chiamata?

Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram

Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Convertitevi e credete nel Vangelo.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 1, 14-20

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

Parola del Signore

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