Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 4 Settembre 2020

Ciò a cui siamo abituati spesso ci sembra già sufficientemente buono. Ci si affeziona ad esempio a una vecchia carcassa che sarebbe ormai assolutamente da rottamare… Molti ostacoli alla nostra felicità nascono proprio da questa fatica a scegliere il meglio, e di accontentarci di un bene minore.

Pensiamo al vangelo di ieri: se Simone non avesse gettato le reti sulla parola di Gesù tentando una strada nuova, non sarebbe diventato pescatore di uomini, ma lo sarebbe rimasto solamente di pesci, e in quel momento con le sue reti vuote. Mi pare questo il senso del controverso versetto 39 che aggiunge Luca alla parabola del vino nuovo in otri nuovi: «Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».

Più che un riconoscimento della bontà, oltre che del nuovo, anche dell’otre antico che è bene che contenga vino già fermentato per evitare rotture – come indica soprattutto la pagina parallela di Matteo – quella di Luca è piuttosto una battuta ironica. C’è chi è legato al bene del passato e non riesce proprio a cogliere il meglio del futuro che si propone come già presente per noi. Questo non significa che ogni novità sia necessariamente migliore, bensì che se vogliamo accogliere il meglio dobbiamo essere pronti a perdere il bene cui siamo troppo affezionati. Gesù sa che nessuno lo desidera; si fatica a cambiare certi schemi, certi piani pastorali, certe abitudini di preghiera o non preghiera. Si dice poi che l’ottimo sia nemico del bene.

Eppure senza questo affidamento si muore nella routine della mediocrità, senza gustare la vera gioia. Non è solo una questione psicologica. Che il vangelo di oggi dia la forza di decidersi per il meglio a tutte quelle persone consapevoli della propria infelicità perché, essendosi accontentate di un qualcosa considerato sufficiente, non hanno ancora davvero osato la propria chiamata alla felicità.


Commento a cura di:

Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.

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