Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 31 Ottobre 2020

“Ma non vale per me, perché io in Chiesa mi siedo sempre in fondo, così poi quando me ne vado non mi vedono”. “Io voglio sedermi a scuola nell’ultimo banco, così posso farmi gli affari miei”.

Tutti pensiamo a questo genere di scuse quando ascoltiamo la pagina di vangelo di oggi. Uno dei rischi infatti è la falsa modestia di chi si mette all’ultimo posto per rendersi più visibile, per farsi pregare, per attirare le compassioni e le attenzioni. L’altro è quello dei “posti tattici”: che sia fisicamente il primo o l’ultimo, poco importa, basta che sia quello che più mi interessa.

Il vangelo invece chiede di scomodarci, di non accaparrarci il meglio per noi e lasciare tutti gli scarti agli altri. Questo è il punto. Rinunciare a ciò che ci sta più a cuore, a quello che vorremmo per noi, ci sembra impossibile. Soprattutto perché è quella cosa lì che ci rende apprezzati, riconosciuti, stimati. Eppure nel donare il meglio all’altro si vive proprio nel cuore dell’amore, disinteressato proprio come ama Dio.


Commento a cura di:

Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.

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