Come reagiamo davanti all’ascolto della Parola di Dio? L’evangelista Marco ci dice che la fede nasce come risposta alla Parola che Dio ci rivolge, anzitutto attraverso i vangeli. Ma come accogliamo questa Parola?
La conosciamo poco e male, pensiamo che abbia a che fare con la vita morale, che insegni cose giuste e buone, ma nulla di più. Spesso, molto spesso, non abbiamo mai nemmeno letto per intero un vangelo e lo troviamo incomprensibile.
E, bisogna dolorosamente ammetterlo, i luoghi in cui potremmo approfondire la Parola, l’omelia domenicale, ad esempio, spesso non aiutano ma complicano ancora maggiormente la comprensione del vangelo! Ma se davvero credessimo che in quella Parola si trova il segreto della nostra vita, la lettera d’amore che Dio mi rivolge, non faremmo di tutto per accoglierla e capirla?
Dio semina con abbondanza la sua Parola, anche se il nostro cuore è sassoso e duro, sa che la Parola può perforare la nostra resistenza e sbocciare. Viviamo allora con costanza, non lasciamo che la pigrizia o le angosce della vita strappino il germoglio di fede che cresce in noi…
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).