Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 2 Novembre 2019

Avere paura della morte significa avere paura della vita. Gesù allora ci dice una cosa stupenda: noi siamo un dono per lui. Un tesoro incondizionato che ha ricevuto dal Padre, del quale fa la piena volontà.

Che è non perdere nessuno. Gesù non può perdere nulla, perché non ha nulla, ma tutto riceve nell’amore. E si tratta di un amore che non sta fermo, perché precisamente è quello che lo manda a noi e che ci manda agli altri, generando continue relazioni. Così come Gesù accoglie noi e la volontà di Dio di accogliere tutto, accoglie la morte e soprattutto la Risurrezione, e ce ne fa partecipi già sin da ora.

Conoscere la volontà di Dio e accoglierla significa farne parte e donarla. Quindi Abbandono, Morte e Risurrezione non sono cose che hanno a che fare con un pezzo di legno appeso su un muro o sepolto in un loculo, ma anzi sono occasioni per gustare adesso quella vita che ha il sapore dell’eterno.

Ogni volta che ci fidiamo dell’amore, che doniamo lo svuotarci del nostro egoismo per amore, che ci lasciamo resuscitare tutti insieme. Riceviamo così tutto e tutti nella relazione di donazione/accoglienza che sgorga di continuo. Anche in questo istante, se lo viviamo come se fosse l’ultimo giorno: quello della Risurrezione.

Commento a cura di:

Piotr ZygulskiPiotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.

Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risesciterò nell’ultimo giorno.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 37-40

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

Parola del Signore

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