Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 14 Gennaio 2020

Autorità, in greco «exousia», cioè un’essenza che esce. Gesù, uscendo nel mondo, dice quel che è e al contempo è quel che dice: questo lascia trasparire la sua intimità divina. Quando parla di Dio non lo oggettifica ma espone ciò che lo coinvolge: spiega proprio sé stesso e si vede. Legittimamente viene da Dio e da Dio raggiunge noi.

Si traduce anche come “libertà”, perché in effetti è quella forza che ti rende libero di agire, di muoverti, di uscire. E, uscendo con te e da te, permette di far uscire gli altri. È padronanza, autorevolezza, sovranità; non dispotismo, bensì servizio. Educa, cioè porta fuori; autorità, nel senso etimologico di augere, far crescere, elevare. Nel caso specifico di Gesù, è una divinità strabordante della quale ci fa partecipi.

Così commenta Bornkamm: «In questa parola “autorità” c’è già tutto il mistero della personalità e dell’influenza di Gesù, quali la fede le comprende. È quindi trascesa la sfera puramente “storica” E tuttavia con tale espressione è designata una realtà propria del Gesù “terreno”, precedente a ogni interpretazione. Nei suoi incontri con le diverse persone, l’”autorità” di Gesù è sempre presente nella sua immediatezza e nella sua autenticità».

Ecco allora che ciascuno, incontrando la Parola, è invitato a uscire fuori e a far uscire dalla propria esistenza ciò che ci impedisce di vivere in modo autenticamente umano. Così ogni donna e uomo si scopre e si rivela nella sua insopprimibile libertà costituiva dell’essere umano che viene da Dio. Né gli spiriti impuri né gli uomini potranno mai cancellarla.

Commento a cura di:

Piotr ZygulskiPiotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.


Gesù insegnava come uno che ha autorità.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 1, 21b-28 In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea. Parola del Signore

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