Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 9 Giugno 2022

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Alla luce della Beatitudini, incendiati dall’amore dello Spirito, diventiamo capaci di osare, di andare oltre, di volare in alto. Di superare la giustizia degli scribi e dei farisei, dice il Signore, una fede, cioè, fatta di piccole regole, di norme da rispettare, di obiettivi da raggiungere.

Può l’amore essere rinchiuso in un piccolo cortile? Può la gioia che scaturisce dall’incontro con Dio essere ragionevole, ridursi a tiepido buon senso? Osa, il Signore, osa ampliare e contraddire le regole umanissime che venivano, però, attribuite a Dio. Si può uccidere anche con la lingua, mortificare una persona, umiliarla.

Lo si può fare sparlando, spettegolando, lo si può fare dietro le spalle o sui social. Possiamo sentirci a posto perché ci siamo fermati ad un limite, perché non useremmo mai un’arma (per paura più che per virtù) ma siamo pronti e vivaci nel giudicare, nel demolire la buona fama di una persona.

Magari per conti di Dio! va oltre, il Signore, chiede perché lui per primo lo ha vissuto…


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