È spiazzato il fariseo che ha fatto l’eroico e per nulla scontato gesto di invitare Gesù fra i suoi commensali. Gesù non bada al protocollo religioso e scorda le abluzioni prima del pasto suscitando qualche mormorio di troppo fra i presenti.
E Gesù non si lascia sfuggire l’occasione per una caustica riflessione sull’uso delle (buone) tradizioni che dovrebbero essere (allora come oggi) una manifestazione dell’interiorità e non una loro sostituzione! Insiste il Signore, dicendo che la preghiera, la liturgia, i riti devono essere un’esplicitazione di un atteggiamento profondo.
Quanto è vero! Quanto scandalizza vedere cristiani molto devoti comportarsi in maniera orribile nelle cose del mondo! Quanto male fa al vangelo sapere di credenti sempre pronti a farsi ammirare che, in realtà , fingono in cuor loro! Meglio un atteggiamento esteriore semplice ed una feconda spiritualità che una ridondanza esteriore priva di verità !
Diamo in elemosina ciò che abbiamo dentro, ciò che portiamo nel cuore. Mettiamoci in gioco con onestà , oggi, davanti a Dio e davanti ai fratelli, senza dover dimostrare nulla ma manifestando la nostra onesta ricerca di fede.
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