Si sono offesi i farisei, creature! Si sono offesi perché questo falegname del Nord li mette in difficoltà , invece di applaudirli come fanno tutti, stupiti dalla sua irrispettosa accusa di essere dei fanatici osservanti della Legge orale, quell’insieme mostruoso di oltre seicento precetti aggiunti al Decalogo e che, in teoria, ogni pio israelita avrebbe dovuto osservare per essere giusto davanti a Dio.
Sono offesi, perché Gesù riporta la Legge alla sua origine: non come sterile norma da osservare a tutti i costi per dichiararsi giusti davanti a Dio, ma come strumento che conduce alla verità di sé per poter incontrare il vero volto di Dio.
Non ci sono cibi impuri, non è necessario sfinirsi di abluzioni per essere puri. La purezza sta negli atteggiamenti, nelle parole che escono, non nel cibo che entra! E Gesù aggiunge: il rischio è quello di ingrandire i precetti insignificanti scordando l’essenziale, accecati dalla propria ritualità .
E come possono pretendere i farisei di guidare le persone alla fede? Come ciechi che guidano ciechi non fanno che mettere in difficoltà chi si affida alla loro predicazione! È libero, Gesù, e ci vede benissimo. Prendiamo lui come guida, anche quando la sua parola mette in difficoltà le nostre piccole devozioni…
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