Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 31 Ottobre 2019

È dura la Santa. È ingenerosa contro i profeti che la richiamano allo Sposo. È fonte di sofferenza per i tanti che hanno tentato di ricondurla a Dio.

È violenta, Gerusalemme la Santa, perché chi la abita sa di abitare in un luogo straordinario, di essere nel centro del mondo, e si arroga il diritto di parlare in nome di Dio. Fra coloro che vogliono uccidere Gesù c’è anche Erode. Già suo padre aveva tentato di farlo fuori, massacrando i bambini di Betlemme. Gesù soffre per la sua Gerusalemme che non lo accoglie, che non accetta la novità dell’annuncio, tutta presa dal suo gigantesco tempio ricostruito, tutta assorbita dalla sua rinata e potente classe sacerdotale.

Che bisogno c’è, ora, di un Messia? Se ne sono andati i romani, la loro presenza è blanda. Ora la città è di nuovo importante: centinaia di migliaia di persone la raggiungono tre volte l’anno, come previsto dalla Legge. Piange Gesù, come un amante respinto, come un padre abbandonato. Ma andrà fino in fondo, lo sa.

La città che uccide i profeti ucciderà anche lui, ma questa morte non sarà che l’inizio. Spalanchiamo il nostro cuore, oggi, accogliendo la visita del Signore nella nostra vita. Accorgiamoci della misura dell’amore che ci offre, che condivide, che desidera essere ripagato.

Fonte

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13, 31-35
 
In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore! ”».

Parola del Signore

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