Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 29 Marzo 2021 – Gv 12, 1-11

Sei giorni prima della Pasqua. Oggi, lunedì della settimana santa, Gesù si trova a Betania ospite di Marta, Maria e di Lazzaro, il risorto. Una cena straordinaria, che mette i brividi, incredibile. Una cena che celebra la vita anche se Gesù sa che fra poco, proprio a causa di quel miracolo, goccia che ha fatto traboccare il vaso agli occhi dei giudei, sarà la morte a distruggere quell’armonia.

Maria unge i piedi di Gesù con preziosissimo olio essenziale di nardo. Giuda obietta: vendendolo se ne sarebbero ottenuti 300 denari per aiutare i poveri. 300 denari, cioè quasi un anno di stipendio: non esiste nessun profumo che valga tanti soldi! Cosa ci vuol dire l’evangelista Giovanni? Azzardo: il Maestro sarà venduto per 30 sicli, il prezzo di uno schiavo.

È come se la discepola Maria volesse dire: non sei solo, Maestro, il gesto che stai per compiere vale immensamente di più. Ed è quello che vogliamo dirgli oggi, nello stupore di un amore infinito che ci raggiunge attraverso i secoli.

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