Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 28 Marzo 2019 – Lc 11, 14-23

Gesù è accusato di stregoneria, di compiere miracoli per mezzo del demonio. Gesù, invece di ridicolizzare un’accusa così falsa, argomenta con i suoi accusatori, per cercare di convincerli. Visto che caccia il demonio come può farlo per mezzo del demonio?

Allora il regno delle tenebre è diviso in se stesso! Non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare, di chi si arrampica sugli specchi pur di non ammettere la verità. Non c’è niente di peggio dell’ottusità di chi si rifiuta di accogliere la verità, di chi non si mette in discussione, giungendo a dire cose assurde pur di non ammettere l’evidenza.

Gesù, poi, rassicura i suoi discepoli: se c’è un difetto che non riesci a superare, un peccato che ti tedia, non ti spaventare, a Do va bene così. A volte noi vorremmo essere a posto, perfetti, per presentarci a Dio (o a noi stessi?) senza macchia. Ecco allora la splendida parabola di oggi, del demoni etto che torna nella sua casa e la vede tutta bella pulita e va a chiamare i suoi colleghi per far festa…

Meglio accogliere i nostri limiti senza farne un dramma, ci aiuta a dimorare nell’umiltà, ci aiuta a non montarci la testa e a dimorare nelle braccia di Dio…

Fonte

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Lc 11, 14-23
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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