Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 21 Aprile 2022

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Sono tornati al Cenacolo. Erano fuggiti dalla città santa in fretta e furia, per non fare la fine del loro Maestro e Signore. Poi, lungo la strada, tutto era cambiato. Lo hanno incontrato, lo hanno accolto, lo hanno ascoltato, lo hanno riconosciuto.

E non fuggono più, tornano, di corsa,  a raccontare agli altri quanto è successo. E, mentre parlano del loro incontro ai discepoli e alle discepole ancora storditi dagli eventi, in bilico fra paura e stupore, il Signore risorto appare in mezzo a loro, dona lo Spirito, il perdono e la capacità – finalmente! – di leggere in profondità la Parola.

Quando parliamo della nostra esperienza, quando raccontiamo agli altri quanto il Signore ha cambiato la nostra vita e la nostra prospettiva, (a volte) accade che il Signore stesso si manifesti a chi ascolta, nel profondo del suo cuore. Quando anche noi ascoltiamo o leggiamo la testimonianza di chi è stati travolto dalla bellezza di Dio, sentiamo il cuore vibrare e incendiarsi d’amore.