Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 20 Dicembre 2019

Ci sono vite segnate dal dolore e vite aperte ad ogni sfida, nell’incoscienza della giovinezza, nell’entusiasmo dell’adolescenza.

Vite come quelle di Maria, acerba quattordicenne in attesa di iniziare una vita precocemente adulta, in attesa di andare a vivere con il marito designato. Una piccola ragazza che vive in un minuscolo paese arroccato sulle montagne, con le persone che vivono in case-grotta, con vite segnate dalla povertà e dalla durezza, lontana da Gerusalemme, lontana dalle rotte commerciali.

Maria è cresciuta nelle fede dei padri: sa, come tutti in Israele, che verrà il Messia. La sua vita è fatta di quotidianità e di preghiera, di lavori domestici e di responsabilità. E un giorno accade l’imprevisto: Dio decide di diventare uomo, chiede una vita in prestito, un grembo che gli dia volto umano, una madre che sappia accudirlo, un padre mite e forte che sappia sostenerlo nelle prove.

Ancora leggiamo il dialogo su cui abbiamo meditato domenica scorsa, il dialogo incredibile, adulto, fra una quattordicenne e il principe degli angeli. Parlano alla pari, discutono delle cose di Dio come se fossero abituali, normali. Dio diventa uomo, Maria accetta di mettersi in gioco, definitivamente.

Fonte


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore

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