Anche oggi Dio passa a seminare la sua Parola. A piene mani, come fa lui, senza tirarsi indietro, consapevole dell’importanza di ciò che fa. Un gesto ampio, come quello del seminatore, e generoso: non ha paura di seminare sull’asfalto, sapendo che i vegetali hanno la forza di spaccarlo…
La Parola che ci giunge attraverso la Scrittura ispirata che leggiamo e meditiamo ogni giorno, la Parola che celebriamo nelle nostre eucarestie domenicali, la Parola che approfondiamo con la lettura di qualche testo di spiritualità , la Parola che si incarna in mille rivoli, in gesti, in riflessioni, in consigli di un amico.
La Parola si è incarnata e tutto ci parla di Dio: una scena vista sulla metropolitana, un paesaggio autunnale, una telefonata inattesa… Il seminatore insiste nel gettare il seme ma sta a noi farlo attecchire, lasciare che germogli. Dedicandogli attenzione e tempo, facendo argine alle ansie e alle preoccupazioni del mondo, meditando la Scrittura con perseveranza, quotidianamente.
Allora, lo sappiamo bene, vedremo la Parola portare frutto in noi e nelle nostre scelte.
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