Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 19 Ottobre 2021

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Lo so bene. È lunga la vita, anche se diciamo che il tempo corre e ci sfugge di mano. No, non è così. Al contrario. La vita è lunga, soprattutto quando facciamo fatica.

Il tempo della gioia, invece, è breve e vorremmo durasse per sempre. E credere non è semplice, essere discepoli richiede disciplina, allenamento, costanza, fiducia. Lo sa bene il Maestro Gesù: ci conosce nel profondo, sa di cosa siamo plasmati, sa che orientare il nostro cuore a Dio richiede costanza.

Allora ci ammonisce: tenete duro, fatelo come chi aspetta uno sposo, fatelo sapendo che verrà prima dell’alba. A volte, come cristiani in occidente, abbiamo l’impressione di vivere una lunga notte, un tempo indefinito di crisi, di ricerca di identità, di irrilevanza.

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Eppure proprio nella notte le cose si fanno più chiare, si smorzano i rumori (soprattutto quelli dell’anima), la mente di acquieta. Non siamo soli a vegliare, non siamo soli ad attendere… Tornerà, lo sposo.