Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 19 Marzo 2022

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Il santo silenzioso, il padre amato di Gesù nostro Maestro e Signore. L’uomo coinvolto nella più grande e straordinaria avventura della storia dell’umanità, spinto dagli aventi a fare della sua villa una casa per accogliere la sua amata sposa e un figlio non suo di sangue ma accolto con affetto e stima.

Giuseppe, uomo giusto come lo chiama Matteo, non vuole accusare Maria di averlo tradito e, dopo una notte tormentata, sceglie in cuor suo di ripudiarla salvandole la vita e l’onore. Mette da parte il suo orgoglio da maschio ferito e salva la sua amata sposa. Per farlo contravviene la Legge perché va oltre l’apparenza.

E dopo questa scelta, dopo, in sogno un angelo lo rassicura. Sarà Giuseppe a dare il nome al Dio-in-mezzo a noi. Dare il nome, cioè l’identità, il carattere, trasmettere valori e sogni. E così farà: dietro ad ogni parola di Gesù intravvediamo le parole non riferite del suo amato padre, nostro patrono e custode.

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